Claudio Ranieri - (RomaForever.it)
Ci sono numeri che pesano più di altri, statistiche che si trasformano in ombre ingombranti. Claudio Ranieri si prepara a un nuovo esame europeo, ma il passato recente racconta una storia complicata. L’ultima volta che l’allenatore romano ha superato un turno a eliminazione diretta nelle competizioni europee, escludendo i preliminari, bisogna tornare indietro fino al 2004. Sono trascorsi 21 anni, un’eternità calcistica.
Era il Chelsea di Ranieri e l’avversario l’Arsenal nei quarti di finale di Champions League. Dopo l’1-1 dell’andata a Stamford Bridge, la sua squadra riuscì a espugnare Highbury con un 2-1, guadagnandosi l’accesso alla semifinale. Da allora, il tecnico italiano non è più riuscito a ripetersi.
Da quel momento, ogni sfida a eliminazione diretta si è trasformata in una battaglia persa. Il bilancio nelle ultime 14 partite dentro o fuori è impietoso: 2 vittorie, 2 pareggi e 10 sconfitte. Due eliminazioni nette, altre due maturate in doppie sfide in cui il verdetto sembrava solo rimandato. La storia recente in Europa non è stata generosa con Ranieri.
E poi c’è un precedente che non lascia tranquilli. L’unica volta che Ranieri ha affrontato il Porto fuori casa non è andata bene, anzi: nel 2016, alla guida del Leicester, uscì sconfitto con un pesante 5-0 nella fase a gironi di Champions League. Un risultato che ancora oggi rappresenta una delle pagine più nere della sua carriera europea.
Eppure, proprio contro il club portoghese, il tecnico italiano ha vissuto una delle poche gioie internazionali. Nel 2004, alla guida del Valencia, conquistò la Supercoppa Europea, battendo il Porto per 2-1 a Montecarlo. Quella vittoria resta il suo unico trofeo europeo (escludendo l’Intertoto), un ricordo che oggi sembra lontano ma che dimostra come, in un modo o nell’altro, la storia tra Ranieri e il Porto sia destinata a incrociarsi ancora una volta.