Che fine ha fatto Nainggolan? Le ultime dopo l’arresto

Un’esperienza fuori dal comune, un rientro che ha fatto discutere e una voglia di riscatto che non si spegne. Ma basterà per cambiare tutto?

Melissa Landolina -
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Nainggolan che fine ha fatto
Radja Nainggolan (ansa foto)

Una carriera vissuta sempre al limite, dentro e fuori dal campo. Radja Nainggolan è tornato a giocare, ma il suo rientro non è stato quello che molti si aspettavano. La sua prima partita da titolare con il Lokeren-Temse si è trasformata in una serata da dimenticare, con una pesante sconfitta per 0-5 contro il La Louvière. Un risultato che lascia poco spazio alle interpretazioni e che rende il suo ritorno ancora più complesso.

Un periodo turbolento

Solo pochi giorni prima, la sua vita aveva preso una piega del tutto inaspettata. Il 27 gennaio, dopo il suo esordio con la nuova squadra, è stato arrestato con l’accusa di traffico di droga. Un colpo durissimo per un giocatore già noto per la sua personalità fuori dagli schemi. Dopo l’udienza, è stato rilasciato e autorizzato a tornare in campo, una decisione che ha sorpreso molti ma che gli ha dato la possibilità di dimostrare di poter ancora fare la differenza.

Il suo allenatore, Hans Cornelis, ha parlato della dedizione del centrocampista, spiegando quanto il belga sia determinato a ritrovare la miglior condizione possibile: “È stata una decisione di Radja. Questa settimana, mentre gli altri erano in palestra, lui ha fatto esercizi extra di resistenza per migliorare la sua forma fisica. È molto dedito al suo allenamento”. Parole che lasciano intendere che la voglia non manca, nonostante il risultato finale della gara.

Nainggolan ha faticato a lasciare il segno, e con la sua squadra già sotto di due gol all’intervallo, è stato sostituito a un quarto d’ora dalla fine. Un ritorno che sa di occasione mancata, ma con ancora tanto da scrivere. La sua storia non è finita qui.