Claudio Ranieri - RomaForever.it
Venezia Roma è stata la partita di esordio di Lucas Gourna-Douath. Tanta emozione per lui che sta realizzando “il sogno di giocare con grandi campioni”.
Una telefonata di una mezz’ora ha cambiato la vita del giocatore francese. “Ero al Salisburgo – ha raccontato il centrocampista in conferenza stampa -, prossimo a lasciare per un’altra destinazione. Ma ho ricevuto una chiamata dal mister, conversando per una mezz’oretta, dopo la quale gli ho detto che avrei lottato per lui fino alla fine e sono grato di essere qui e di essere allenato da lui”.
Una chiamata che gli ha dato la possibilità di “provare una sensazione bellissima”. Una settimana, o poco più dal suo arrivo, e Gourna-Douath ha disputato la sua gara di esordio in serie A, grazie alla quale “sto vivendo il mio sogno – ha detto ancora nelle sue dichiarazioni sul canale ufficiale dell’AS Roma – sono davvero felice per la mia prima partita, perché abbiamo vinto. Abbiamo portato la vittoria a casa. Non è stata una partita facile, ma sono davvero felice di aver ottenuto questi tre punti. La squadra ha giocato davvero, davvero bene. Abbiamo giocato bene perché è stata una partita dura su un campo piccolo. È stata una grande battaglia, e penso che tutti abbiamo giocato bene. A volte dobbiamo affrontare partite di questo tipo per vincere”.
In merito al suo contratto e alla possibilità di restare oltre i 6 mesi di prestito Lucas ha specificato: “Non so i dettagli del mio contratto, cerco solo di vivere la mia vita, di godermi questa esperienza. Sono felice, sono motivato”. Grande l’emozione per aver giocato “vicino a Cristante. Tutti sanno quanto è esperto”. Sul cartellino giallo preso ha precisato: “E’ chiaro che devo migliorare in questo senso”.
Ranieri ha speso belle parole su Lucas e su Victor (Nelsson) nell’intervista post partita: “Si sono inseriti subito nel gruppo”. Poi ha aggiunto sorridendo: “Lucas non voleva uscire dopo il cartellino giallo, mi ha detto di stare tranquillo. Ma io sono stato più tranquillo quando l’ho visto sedersi in panchina”.