“Se tieni in campo lui, che ti aspetti?”, l’accusa a Ranieri è durissima

La serata di San Siro si è trasformata in un incubo per la Roma di Claudio Ranieri. La sconfitta contro il Milan (3-1) ha segnato l’addio al primo obiettivo stagionale, lasciando dietro di sé interrogativi pesanti sulla tenuta della squadra. Se nelle ultime settimane la difesa aveva mostrato segnali incoraggianti, questa volta si è sgretolata di fronte all’intensità degli uomini di Conceição, incapace di reggere l’urto di un attacco letale.

Celik nel mirino: il suo errore costa caro

Tra i giocatori maggiormente criticati spicca il nome di Zeki Celik. Il terzino turco ha vissuto una serata da dimenticare, culminata con l’errore decisivo che ha permesso a Tammy Abraham di siglare la sua doppietta. Il suo mancato movimento per mettere in fuorigioco l’attaccante inglese ha lasciato la porta spalancata al Milan, complicando ulteriormente una partita già in salita. Ranieri lo ha sostituito all’intervallo, segnale evidente di una prestazione insufficiente sia in fase difensiva che offensiva.

I tifosi si scatenano sui social

La reazione del pubblico non si è fatta attendere. Sui social, i commenti sulla prestazione di Celik sono stati impietosi. “Non deve più giocare, esperienza finita“, scrivono in molti, mentre altri mettono in discussione l’intero reparto arretrato: “La difesa della Roma è da Serie B, e Celik non giocherebbe titolare nemmeno nella seconda divisione turca“. E qualcuno se la prende anche con Ranieri: “Se decidi di tenere e schierare Celik e davanti hai Shomurodov…che ti aspetti?”. Un giudizio netto, che riflette il malcontento di una piazza sempre più delusa dalle scelte di mercato e dalla gestione della rosa.

Una difesa da rifondare

L’eliminazione dalla Coppa Italia accende i riflettori sulle scelte tecniche e sulle carenze strutturali della Roma. Senza un centrale rapido e affidabile, il reparto arretrato continua a mostrare evidenti fragilità, rendendo ancora più difficile la rincorsa agli obiettivi stagionali. Con il mercato ancora aperto, la società dovrà decidere se intervenire per rinforzare la squadra o se affidarsi a soluzioni interne, nella speranza che il gruppo possa ritrovare solidità e fiducia.