Nemmeno il tempo di archiviare la finestra invernale che è già tempo di buttare un occhio al prossimo futuro. In casa Roma, specie dopo la cocente eliminazione dalla Coppa Italia, l’umore non è dei migliori per usare un eufemismo. Non solo. A gettare ulteriori perplessità sulle residue ambizioni stagionali c’è stato proprio un mercato sottotono, dove Ghisolfi, smentendo sé stesso (sia perché ha smantellato le operazioni estive, sia perché aveva annunciato interventi importanti pensando al tecnico che verrà), ha fatto poco più che il classico “compitino”.
Per di più, come capitava a scuola, consegnandolo all’ultimo istante considerando che gli innesti sono arrivati tutti praticamente sul gong. Ma non finisce qui. Sì perché al di là di chi è arrivato – tre innesti tutti da scoprire – e soprattutto di chi non l’ha fatto (Lucca e Frattesi, tanto per fare due nomi, sono rimasti soltanto delle suggestioni), la società giallorossa non è riuscita ancora a definire la situazione dei giocatori in scadenza. E che quindi rischiano di liberarsi a zero a fine anno.
In ordine di priorità, nonostante i loro accordi non terminino a giugno, sul taccuino di Ghisolfi ci sono intanto i nomi di Svilar e Pisilli. Per ora però di passi in avanti non ne sono stati fatti. L’intenzione di continuare assieme pare ci sia da entrambe le parti e per tutti e due i giocatori. Adesso serve mettere tutto nero su bianco. Arriviamo così invece alle impellenze, che poi sono anch’esse delle priorità. L’unica situazione risolta, rispetto ad inizio anno, è quella di Zalewski: con la cessione del centrocampista all’Inter è stato scongiurato – per adesso – il rischio “parametro zero”.
Lo stesso ancora non è avvenuto per altri due elementi della rosa: El Shaarawy e Paredes. Quest’ultimo tuttavia, come Dybala, ha dalla sua una clausola di rinnovo automatico attivatasi per il momento soltanto in parte. Raggiungo il numero di presenze pattuite, adesso manca la condizione (obbligatoria) della qualificazione in Europa League. A prescindere tuttavia il suo futuro sembra essere lontano da Roma: a giugno lo aspetta il Boca, vedremo cosa deciderà il giocatore. Per il “Faraone“, che ha da poco tagliato il traguardo delle 300 presenze, il discorso è stato intavolato. Ma anche qui serve chiudere il cerchio. Infine Hummels: il tedesco si è preso del tempo rimandando ogni decisione a ridosso del termine della stagione.
Ma la questione rinnovi non riguarda soltanto la prima squadra. Il vivaio giallorosso, fiore all’occhiello della società dei Friedkin, rischia di perdere infatti pezzi importanti. Su tutti il promettente portiere Marin, destinato, come vi abbiamo raccontato, a raggiungere a fine anno il PSG. Insieme a lui potrebbero liberarsi gratis, come spiega stamani Repubblica Sergej Lovak, Golic, Alessandro Romano, Mattia Mannini e Giulio Misitano nonostante il loro ruolo di primo piano nella formazione allenata da Falsini.