Il Direttore Ivan Zazzaroni - (RomaForever.it)
C’è poco da fare. La delusione ci sta tutta. Diciamoci la verità: speravamo che Ranieri riuscisse a compiere – anche – questo mezzo miracolo prolungando, almeno di qualche settimana, la possibilità di allungare le mani sulla Coppa Italia. Non a caso è stato lo stesso allenatore, forse per riportare tutti con i piedi per terra, a rimettere i puntini sulle “i”: “Mi viene da ridere quando alla Roma viene chiesto di vincere i trofei“. E intanto, parentesi, uno di questi è sfumato. “Vi ricordate come ho preso la squadra?”. E come dargli torto?
Ma è proprio perché sir Claudio era riuscito sin qui a dare una “sistemata” a questo gruppo, ridandogli serenità e identità, che ieri sera ci saremmo aspettati qualcosa in più. Alla fine però ha prevalso il Milan che, c’è da dire, ha avuto nel suo arco molte più frecce da scoccare rispetto ai giallorossi. Grazie ad un mercato importante. A differenza di quello romanista. Dopodiché a non convincere sono state anche alcune scelte di formazione: specie in attacco.
Dell’eliminazione dalla Coppa Italia della Roma ha parlato nel suo editoriale stamattina Ivan Zazzaroni. Il giornalista, c’è da dire, ha un po’ ridimensionato la portata della sconfitta giallorosso, nel senso che non attribuisce particolari meriti al Milan. Come a dire: la vittoria è stata magari pure meritata ma non è stata netta.
“Credo di aver visto un’altra partita” – esordisce infatti Zazzaroni – “Il Milan si è ritrovato col doppio vantaggio senza aver mostrato alcuna superiorità. Quindi ha festeggiato il primo gol di Joao Felix che ha sfruttato un impressionante vuoto difensivo degli avversari“. Il giudizio è quindi netto: “Il resto è allineamento delle prestazioni e disgiunzione astrale in una gara confusa”.
Al netto di questo tuttavia il verdetto è però stato ugualmente pesante. Come per tutte le volte in cui una squadra abbandona una competizione. “La Coppa Italia era una delle ultime opportunità concesse alla Roma per dare un senso a una stagione condizionata da una serie di scelte sbagliate e traumi non indifferenti”, è la conclusione amara del Direttore del quotidiano. “Resta l’Europa League, oltre a una quindicina di partite in campionato per tentare di strappare un posticino nell’Europa Terza Fumatori“.