De Rossi (foto)
Ci sono partite che non si decidono solo sul campo, ma anche nelle strategie di mercato. Il quarto di Coppa Italia a San Siro ha messo in evidenza una realtà evidente: il miglior attaccante giallorosso, al momento, è ancora Tammy Abraham. Il suo gol ha indirizzato la partita e spianato la strada alla vittoria del Milan (3-1), confermando una verità scomoda per la Roma.
L’allenatore giallorosso Ranieri, terzo della stagione, non ha avuto la possibilità di lavorare con lui. Se lo avesse incontrato, probabilmente lo avrebbe confermato, così come ha cercato di valorizzare Eldor Shomurodov, che in questa stagione ha vissuto una situazione paradossale: ceduto due volte senza mai partire davvero. Prima il trasferimento sfumato all’Atlanta United, poi quello al Venezia, saltato dopo il suo gol all’Eintracht Francoforte.
Contro il Milan, Shomurodov è stato schierato titolare, ma il suo impiego resta limitato: solo quattro presenze da titolare su 33 gare, 19 gettoni complessivi e 3 reti. Ranieri, non avendo altre opzioni, ha deciso di trattenerlo a Trigoria e di puntare su di lui. A Milano ha giocato fino all’intervallo, prima di lasciare spazio a Dovbyk, che ha segnato il suo tredicesimo gol stagionale, riaccendendo per un attimo le speranze giallorosse.
Il confronto con gli avversari è impietoso. Conceicao può contare su cinque attaccanti di livello: Dovbyk, Abraham, Jovic e il giovane Camarda, oltre a un altro innesto recente. La Roma, invece, ha dovuto accontentarsi solamente di Shomurodov come vice Dovbyk, una scelta che pesa sul rendimento offensivo della squadra. Le strategie di mercato del passato e del presente continuano a fare la differenza, e il campo non fa sconti.