Dybala (ANSA/ALESSANDRO DI MEO)
A volte il sorteggio sembra disegnare il copione di una storia già vista. La Roma attendeva il verdetto dell’Europa League, con due possibili avversarie: il Porto o il Ferencváros. Il responso è arrivato e sarà ancora una volta il Porto a sfidare i giallorossi. Una sfida che porta con sé il peso di un passato ingombrante, fatto di tre eliminazioni consecutive ai danni della squadra capitolina.
Nonostante i precedenti poco favorevoli, l’ambiente romanista non sembra intimorito. Paulo Dybala, intercettato dal giornalista di Sky, Angelo Mangiante, fuori da Trigoria, ha reagito con un gesto eloquente. Alla domanda: “Com’è andato il sorteggio?”, l’argentino ha risposto con un pollice in su, segno di una squadra che guarda avanti con fiducia. “Va bene lo stesso”, il messaggio della Joya, sintomo di una mentalità che punta sulle proprie potenzialità piuttosto che sulle insidie dell’avversario.
La storia tra Roma e Porto racconta di un dominio lusitano nei precedenti scontri diretti. Dalla Coppa delle Coppe 1981-82 fino agli ottavi di Champions 2018-19, ogni incrocio ha avuto lo stesso epilogo. Ma questa volta, i giallorossi hanno la possibilità di cambiare il finale.
L’Europa League regala sempre occasioni di riscatto, e la squadra di Claudio Ranieri è determinata a scrivere una pagina diversa. Non più vittima di un destino già scritto, ma protagonista di una battaglia tutta da vivere.