Alzi la mano chi non si ricorda di lui. No, impossibile scordarsi uno come Rodrigo Taddei: abile direttore d’orchestra in mezzo al campo, ordinato tatticamente e tatticamente, non ultimo sempre pronto a spendersi per i propri compagni. A Roma arrivò quasi in punta di piedi diventato però in poco tempo un idolo della tifoseria. Tanto che a lui si deve la coniazione del termine “aurelio” per indicare un dribbling altamente spettacolare che il calciatore di tanto in tanto provava durante le partite.
La definizione la si deve ad Aurelio Andreazzoli che all’epoca faceva il vice di Spalletti alla Roma30: fu lui ad incoraggiare il giocatore a provarla nelle partite ufficiali. Il più celebre di questi gesti resta quello realizzato in occasione di Olympiacos-Roma che diede a quel gesto, che in realtà Taddei già aveva utilizzato in precedenza, una dimensione e un palcoscenico internazionali. Ma cosa fa oggi l’ex calciatore? Dopo l’addio ai giallorossi, intanto, la sua carriera si spense quasi subito. Vediamo allora come è continuata la sua vita senza più maglietta e pantaloncini addosso.
Taddei: una carriera spesa in giallorosso
Arrivato alla Roma nella stagione 2005-2006 dal Siena, Taddei rimane a Trigoria per nove lunghi anni collezionando quasi 300 presenze in cui ha realizzato 31 gol. “Mi sento romano e romanista” – dichiarerà il giornalista nel corso di una delle sue tante interviste rilasciate mentre era in giallorosso – “quando indosso questa maglia mi trasformo. E’ come se fossi nato qua“. La sua scelta di rimanere così tanto a lungo nella prima squadra della Capitale fu a tutti gli effetti una scelta di amore.
Tanti i momenti iconici del suo percorso romanista: il 5 dicembre 2007 quando realizzò la sua seconda doppietta con la maglia della Roma contro il Cagliari; il suo primo centro in Champions, datato 5 marzo 2008 contro il Real Madrid. E potremmo continuare a lungo. Terminato il suo ciclo nella Città Eterna, ad ogni modo, Taddei non smise col calcio decidendo di sposare la causa del Perugia. Senza però ottenere troppe fortune.
Cosa fa Taddei oggi
Dei due anni trascorsi col grifone infatti si ricorda poco o nulla. Tanto che l’ex Roma decise di risolvere il contratto con un anno di anticipo ritirandosi ufficialmente dal calcio giocato nel 2016. Di lui da lì in poi si sono perse in realtà un po’ le tracce anche se sappiamo che, dopo l’addio alla carriera da giocatore, ha potuto sfruttare il maggiore tempo libero per coltivare diverse sue passioni: come quella per il futmesa praticato in patria, ovvero un gioco a metà tra calcio e ping pong.