Radja Nainggolan è sempre stato più di un calciatore: un personaggio fuori dagli schemi, capace di stupire tanto sul campo quanto nella vita privata. Oggi il suo nome è al centro di un’indagine per traffico internazionale di cocaina, con accuse che sembrano segnare un punto di svolta nella sua controversa storia personale.
Eppure, episodi al limite non sono una novità per il “ninja”. Come dimenticare la notte di Capodanno del 2017, quando fece scalpore con una diretta Instagram che è rimasta nella memoria di molti. Vestito di nero, occhiali con borchie, sigaretta e drink in mano, si aggirava su un campo di paddle mentre esplodevano fuochi d’artificio. Fumava, rideva, bestemmiava: sembrava il videoclip di una rockstar, ma era realtà.
Nainggolan, alcune delle sue bravate
Anche fuori dal campo, le vicende non sono mai mancate. Nel 2018, Nainggolan denunciò un furto di 150mila euro, ma le indagini svelarono che si trattava di assegni usati per coprire perdite ingenti al casinò di Montecarlo, accumulate in una sola notte di agosto. Ad Anversa, il club della sua città, è stato protagonista di altri episodi clamorosi: patente sospesa per guida in stato d’ebbrezza, arresto per patente falsa e persino una sospensione per aver fumato in panchina.
Ora, però, la situazione sembra più complessa. In Belgio, insieme ad altre 15 persone, è stato arrestato per un presunto coinvolgimento in un traffico internazionale di droga. Durante l’operazione, la polizia ha sequestrato cocaina, contanti, gioielli, veicoli di lusso e persino giubbotti antiproiettile. Il suo avvocato ha negato ogni responsabilità: “Non è stato accusato, ha risposto alle domande con trasparenza. Mi aspetto che torni in campo al più presto”.
La sua storia resta un intreccio affascinante e inquietante, in bilico tra il genio calcistico e il caos di una vita che sembra sempre sul filo del rasoio.