Ci sono giocatori della Roma che non hanno ricevuto titoli ‘speciali’. Non sono stati definiti ‘monumenti’ o ‘leader’ della squadra, ma di fatto vengono schierati a oltranza e, nella maggior parte dei casi, per gli oltre 90’ della gara.
Angelino e Konè sono due sicurezze per mister Ranieri che può contare costantemente sul loro apporto. Fondamentali in attacco, così come in difesa, percorrono tutto il campo lungo tutto il corso della gara. Sono infaticabili e Ranieri, per quando non gli abbia conferito titoli particolari, conosce bene le loro qualità, al punto da fare affidamento su di loro regolarmente.
Uno a centrocampo, contro l’Udinese chiamato anche a sopperire alla pesante assenza del suo ‘socio’, Leandro Paredes che sir Claudio ha scelto di far riposare, l’altro sulla fascia sinistra, garantiscono velocità, capacità di anticipare palloni e assist preziosi in attacco, non facendo mai mancare il loro contributo nel reparto difensivo.
Si tratta di due pedine dello scacchiere di Ranieri che, sin dal suo arrivo, si sono rivelate insostituibili per caratteristiche di gioco e qualità personali. Due combattenti che riescono a fare la differenza ciascuno nel proprio ruolo.
Contro l’Udinese, in particolare, però, il mister testaccino qualche parola in più l’ha spesa, dopo aver affidato a Konè il non facile compito di regista al posto del campione argentino. Di lui ha detto: “Può giocare in tutti i ruoli”. D’altro canto Ranieri sa bene che con la Francia Konè ha occupato altre posizioni in campo “da riferimento basso o da regista. Sono innamorato di Manu”.
Sia il calciatore francese, sia il collega spagnolo hanno conquistato una titolarità a oltranza nella Roma di Ranieri che trova in loro due elementi che non mancano mai di dare il massimo in campo.