Qualcosa inizia a non tornare nella questione legata al nuovo mister in casa Roma. Da un lato alcuni big al momento libero stanno iniziando a guardarsi attorno col rischio che, a breve, prenderanno la loro decisione in merito al futuro. Perché se ti chiami Allegri o Mancini non resti tanto tempo senza una panchina. Come abbiamo detto più volte non capita spesso di vedere tanti top manager “svincolati”. Una sorta di fortuna nella sfortuna per i giallorossi che hanno così la possibilità di ingaggiare uno di loro per la prossima stagione. A patto però di muoversi in fretta.
Non a caso, recentemente, per molti allenatori liberi sulla piazza si stanno facendo sempre più insistenti le voci un prossimo contratto imminente: per Max Allegri c’è l’Arabia, per Mancini la Turchia, mentre Sarri è sempre attratto dalla Premier. Altri, invece, sono ancora impegnati nelle rispettive squadre: Ancelotti al Real, Montella con la federazione turca. In tutto questo come pensa di inserirsi la Roma? Al momento non vi è alcuna certezza.
L’idea Farioli non va contro le parole di Ranieri? Il punto
Tramontata anche l’ipotesi di una permanenza a giugno dello stesso Ranieri, è chiaro che i tifosi inizino a chiedersi quali siano le reali intenzioni della società. Sir Claudio, è vero, rappresenta un’ottima garanzia per il popolo giallorosso, ma i Friedkin hanno pur sempre cambiato la bellezza di quattro allenatori in un anno. Ergo, ulteriori errori non saranno ammessi. Del tema ha parlato recentemente Ugo Trani nel corso della nota trasmissione Te la do io Tokyo. Secondo l’esperto qualcosa sembrerebbe al momento non tornare stando a quello che filtra da Trigoria.
Ad esempio sull’ultimo nome balzato alle cronache: Francesco Farioli. “Ranieri si è impegnato e ha parlato fin dall’inizio di alto profilo e questo è fondamentale“. Aggiunge Trani: “Non ha mai parlato del ragazzino, non ti ha parlato del progetto giovani. Ti ha detto che deve essere uno bravo, che sceglieranno con calma perché deve essere il migliore. E con tutto il rispetto non posso credere che il migliore che può prendere la Roma sia Farioli”.
Ghisolfi e Ranieri: unità d’intenti ma…
Secondo l’opinionista in tutta la vicenda manca un tassello fondamentale. Ovvero la figura del Direttore Sportivo, che molti vedevano in Sartori ma di cui per ora non si sta parlando più. “Non so cosa voglia fare il club col DS” – spiega Ugo Trani – “il primo passo sarebbe quello, così da farmi capire cosa vuoi fare. Perché se resta Ghisolfi allora Farioli ci può stare, come ci stanno i Rensch e tutti gli amici di Rensch o Le Fee“.
Come detto però le due correnti di pensiero e soprattutto d’azione sembrerebbero cozzare l’una contro l’altra, sebbene Ranieri abbia sempre accomunato il suo lavoro e quello di Ghisolfi sotto la medesima bandiera (e ci mancherebbe altro). Tuttavia è chiaro che una filosofia esclude l’altra: quale deciderà allora la Roma di seguire? Staremo a vedere.