Italiano, giovane ma già con esperienza internazionale, e che non era ancora stato accostato alla Roma. “I nomi che si fanno sui giornali non li prendiamo nemmeno in considerazione“, ha detto Ranieri. E quello di Francesco Farioli, in effetti, non era emerso da nessuna parte. Almeno fino a ieri quando la notizia ha iniziato a circolare su tutti i quotidiani sportivi. Cosa c’è dunque dietro la sua candidatura? Si tratta dell’ennesima suggestione oppure c’è qualcosa di concreto sotto? Beh, approfondendo la questione sembrerebbe che la Roma su di lui ci starebbe seriamente ragionando.
L’intenzione cioè sarebbe quella di riproporre un percorso alla De Rossi puntando su un nuovo corso affidandosi ad un allenatore capace che magari ancora non sarà ai livelli degli altri big pure accostati ai giallorossi ma comunque in grado di portare avanti un progetto vincente. In tal senso, come raccolto in queste ore, ci sarebbero già stati contatti tra la società dei Friedkin, l’Ajax – club dove attualmente lavora l’allenatore, e lo stesso tecnico. Vediamo dunque di saperne di più.
Tutto risale alle scorse vacanze di Natale. Mentre cioè sia Ranieri che Ghisolfi scherzavano sulla possibile permanenza dello stesso tecnico romano sulla panchina giallorossa anche il prossimo anno, sotto traccia si stavano muovendo in tutt’altra direzione. Ma questo, ovviamente, si sapeva. E nessuno ha mai creduto seriamente all’ipotesi di un Ranieri-bis se non proprio in caso di situazioni di emergenza. Del resto l’accordo preso coi Friedkin – che per carità può essere sempre stravolto, ci mancherebbe – prevede proprio questo con sir Claudio: allenatore fino al termine della stagione e poi il salto dietro la scrivania.
“A giugno smetto di allenare”, ha confermato per l’appunto qualche giorno fa lo stesso Ranieri. Adesso però, chiaramente, bisogna capire a chi lui e Ghisolfi vorranno cedere il testimone: secondo La Gazzetta dello Sport entrambi come detto avrebbero già preso contatti con Farioli, contatti che sarebbero stati positivi. Ghisolfi del resto lo conosce bene avendoci lavorato già ai tempi del Nizza. Sir Claudio, racconta la rosea, sarebbe rimasto molto colpito dall’entusiasmo dell’allenatore dell’Ajax che viene definito come un “vulcano di idee“.
Toscano di nascita, Farioli ha 35 anni. Una laurea in filosofia a Firenze con tesi a tema calcistico. Muove i suoi primi passi come allenatore al Margine Coperta, poi un fugace passaggio in Serie C con la Lucchese prima di volare in Arabia. Il ritorno in Italia lo porta a Sassuolo dove lavora con De Zerbi.
Quindi arrivano l’Alanyaspor e il Karagumruk che gli valgono il salto nel calcio di più alto livello: Farioli approda e fa molto bene al Nizza – portato al 5° posto in Ligue 1, infine l’Ajax dalla scorsa estate dove sta facendo un mezzo miracolo considerando l’esiguo budget (appena 2.5 milioni) che la società gli ha messo a disposizione per il mercato. Non a caso il club dei lancieri vorrebbe tenerselo stretto quantomeno fino al 2027, anno in cui scadrà il suo contratto.
Il tecnico predilige un 4-3-3 molto offensivo, con ali di inserimento e terzini di spinta. Paradossalmente a Roma ritroverebbe Rensch che a malincuore sta vedendo partire proprio in queste ore. Si tratta ovviamente di discorsi ancora prematuri ma il suo nome resta uno di quelli caldi insieme ai “mostri sacri” fatti sin qui: da Ancelotti ormai in rotta col Real a Maurizio Sarri fino ad arrivare all’aeroplanino Vincenzo Montella.