Lui è chiaramente uno degli esempi di come nel calcio classe e fantasia a volte non bastino per costruirsi una carriera da sogno. Alzare trofei, vincere ai massimi livelli, insomma tutti i traguardi che chi fa questo mestiere – soldi e fama a parte – desidera raggiungere. Pablo Daniel Osvaldo è allora uno dei grandi rimpianti del mondo del pallone: di ciò che poteva essere e invece non è stato. La sua carriera, nonostante qualche picco, non è mai decollata del tutto. E’ vero, l’attaccante è riuscito a vestire alcune delle maglie più importanti anche in Italia ma si è sempre fermato un gradino sotto all’esplosione definitiva.
Ma cosa fa oggi Osvaldo? Intanto, arrivato a 39 anni, non gioca più a calcio. Ma questo ormai da diverso tempo. Non solo. Ricorderete tutti che qualche tempo fa il suo nome era tornato d’attualità per via della sua toccante confessione sul momento delicato che stava vivendo. L’ex calciatore, ricorderete, aveva infatti ammesso di soffrire di una brutta depressione e di aver “perso il controllo sulla sua vita”.
La carriera di Osvaldo: tante gioie ma mai la consacrazione definitiva
Osvaldo, nato in Argentina ma con Nazionalità italiana, ha girato mezzo mondo giocando a calcio. In Serie A ha vestito le maglie, nell’ordine, di Atalanta, Lecce, Fiorentina e Bologna. Quindi Roma, Juventus e Inter con i nerazzurri che sono stati l’ultima squadra dell’attaccante nel nostro Paese. In mezzo tante esperienze all’estero: in Spagna (Espanyol), in Premier (Southampton), in Portogallo (Porto) e infine anche in Argentina (Boca Juniors).
Proprio nella sua terra d’origine si è conclusa la sua carriera cica quattro anni fa quando vestiva la maglia del Banfield. Per lui appena due presenze e zero gol. Osvaldo, c’è da dire, nel corso della sua lunga carriera in Italia è riuscito a conquistarsi anche la maglia della Nazionale. Dagli azzurrini dell’U20 e dell’U21, fino alla selezione maggiore dove ha collezionato in tutto quattordici presenze riuscendo a realizzare anche quattro gol.
Osvaldo e la malattia: il dramma della depressione dopo il ritiro
Lo scorso anno, dicevamo, l’ex centravanti ha confessato di combattere con una brutta depressione. “Sento che la mia vita mi sta sfuggendo dalle mani, sono in un cura da uno psichiatra”, aveva raccontato in un video Osvaldo. “Vivo chiuso dentro casa, non riesco a fare nulla che sia in qualche modo produttivo. Vi dico tutto questo perché credo sia l’unica maniera per guarire, cioè condividere con voi quello che sto passando“, il messaggio mandato ai suoi followers. A chiedere disperatamente aiuto.
Come sta oggi: “Tanti compagni della Roma mi hanno chiamato”
Poche settimane fa l’ex giocatore era tornato a parlare raccontando alcuni retroscena seguiti alla sua confessione pubblicata in rete. “Molti compagni della Roma mi hanno chiamato, De Rossi, Totti, Perrotta. E anche altri. In più mi hanno chiamato tanti giocatori da tutto il mondo, alcuni neanche li conoscevo. Mi ha fatto bene, ne avevo bisogno”, ha raccontato Osvaldo a Il Corriere dello Sport. “Ora sto bene“, ha quindi concluso l’attaccante, grato per la solidarietà ricevuta.