Hidetoshi Nakata, un nome che evoca piacevoli ricordi nella memoria dei tifosi della Roma. Vincitore dello storico terzo scudetto giallorosso, il suo resta uno degli acquisti più costosi di sempre nel calciomercato di gennaio in Serie A. Il suo nome figura infatti ancora nella “top 10” delle trattative più care tra club del nostro campionato – la Roma sborsò oltre 20 milioni per prelevarlo dal Perugia – sebbene siano passati ormai oltre venti anni. Ma che fine ha fatto nel frattempo il giapponese?
Molti sapranno che dopo aver appeso gli scarpini al chiodo il calciatore, zaino in spalla, si era dedicato a girare il mondo. Ora però sembra essere tornato a casa ricominciando una nuova vita. Che non ha però più nulla a che vedere col mondo del pallone. Vediamo allora cosa gli è capitato fin qui partendo proprio dal momento in cui lasciò la Roma (qui potete leggere invece le altre storie di calciatori del passato che abbiamo trattato nelle nostre rubriche).
Nakata alla Roma: dallo scudetto alla Coppa Italia col Parma
Il calciatore, dopo aver mosso i suoi primi passi nel suo Paese d’origine, era stato portato in Italia dal Perugia. Due anni importanti che gli erano valsi il salto nel calcio che conta. La Roma fiuta l’affare e nel gennaio 2000 lo porta a Trigoria: per lui arriverà subito la gioia dello scudetto, vinto assieme a campioni come Totti e Montella. Di lui si ricorda soprattutto il prezioso contributo dato nella sfida diretta per il tricolore contro la Juventus terminata 2-2.
Nakata passa poi al Parma con cui conquista una storica Coppa Italia, prima di iniziare la sua parabola discendente che comprenderà Bologna, Fiorentina e Bolton. Alla fine il talentuoso giapponese deciderà di ritirarsi dal calcio giocato a soli 29 anni, immediatamente dopo il mondiale del 2006. La partita ufficiale del suo addio si è svolta in Giappone il 7 giugno 2008.
Cosa ha fatto Nakata dopo l’addio al calcio: la sua nuova vita oggi
Come detto, una volta terminata la carriera come calciatore, Nakata si è dedicato a viaggiare, esplorando soprattutto la sua terra d’origine. “Ho lasciato la mia terra a 21 anni inseguendo il sogno di giocare a calcio, affascinato dall’idea di vivere all’estero. A un certo punto però mi sono reso conto di non sapere nulla del Giappone: tutti mi chiedevano di parlarne ma io non sapevo rispondere. Era frustrante”, ha raccontato l’ex giocatore.
Per questo, terminato il suo percorso sul rettangolo verde, ha deciso di approfondire cultura e sapori del suo Paese. Ma cosa fa oggi Nakata? Beh, sarete sicuramente sorpresi dalla risposta. L’ex Roma si dedica infatti al mondo del saké ed ha fondato in tempi recenti la Japan Craft Sake Company lanciando una sua personale versione del “vino di riso”. Sua la mente anche dietro alla Sakenomy, un’app dedicata sempre a questo prodotto destinata a tutti i suoi appassionati.