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Interviste

“Che ci ha fatto poi?”: Ranieri gela il figlio del Presidente, il retroscena è assurdo

L’allenatore giallorosso ha raccontato un curioso retroscena durante un’intervista al Corriere dello Sport: ecco di cosa si tratta

Claudio Ranieri è un vero e proprio punto di riferimento per intere generazioni di appassionati di calcio. Anche adesso, quando ha deciso di rimettersi in gioco “per il bene della Roma”, nonostante l’addio dato appena pochi mesi prima, il suo stile è riuscito a conquistare tutti. Passano gli anni ma sir Claudio resta sempre un modello da imitare. Un infinito bagaglio d’esperienza donato, giorno dopo giorno, a calciatori e tifosi. E’ vero, il tecnico romano è rimasto un uomo d’altri tempi: il suo modo di comunicare, i suoi atteggiamenti in campo, il rapporto coi giocatori e con l’ambiente (e chi più ne ha, più ne metta) sono merce rara di questi tempi.

Anzi. Per fortuna esistono ancora persone e professionisti come lui, verrebbe da dire. Ricordate ad esempio il suo gesto subito dopo la fine dell’ultimo derby? Un’iniziativa che davvero in pochi avrebbero preso al suo posto. Proprio per questo Claudio Ranieri riesce a farsi amare da tutti, anche dagli avversari. Il rispetto e la stima del resto se li è guadagnati sul campo nel corso della sua lunghissima carriera che lo ha portato a girare il mondo. Salvo poi, ancora una volta, ripartire da quella che è casa sua: la Roma.

Ranieri e il calcio moderno: la frase sugli algoritmi è già nella storia

Eppure il calcio, rispetto a qualche anno fa, è completamente cambiato. Convinzioni che sembravano pietre miliari sono state sorpassate, la fisicità ha preso sempre più il posto dell’estro e della fantasia, la tattica ha spesso soffocato invenzioni e genialità. Per non parlare dell’introduzione della tecnologia.

Ebbene, Ranieri ci è passato dentro a questi cambiamenti ed è sempre riuscito a seguirli senza mai perdere di vista il suo credo calcistico. Questa, forse, è la sua vera forza. Basti pensare a quello che sta facendo oggi ad una Roma raccolta in condizioni quasi disperate.

Ma il calcio moderno è anche iper-informatizzazione e algoritmi, elementi che hanno stravolto i sistemi di scouting tradizionali rivoluzionando il modo di pescare i talenti del domani. A questo proposito vale la pena sottolineare una frase del tecnico sull’argomento destinata già ad “entrare nella storia“. Anche quale monito alle future generazioni. Ha detto Ranieri:

“Algoritmi? Io credo che la tecnologia possa essere di supporto al calcio, ma il calcio è altro. Il calcio è conoscenza diretta“.

Il retroscena ai tempi del Fulham

Ranieri quando allenava il Fulham – (RomaForever.it)

Ranieri, nel corso di una recente intervista, ha poi raccontato un aneddoto che risale ai tempi della sua esperienza al Fulham. “Il figlio del proprietario venne a suggerirmi un giocatore da acquistare” – ha raccontato l’allenatore giallorosso – “mi disse: ‘mister ho visto dati e proiezioni, questo giocatore ha fatto 100 metri palla al piede’”.

Sapete come è stata la risposta di Ranieri? Spiazzante, ovviamente. Racconta ancora il tecnico: “Gli risposi così: ‘E poi che ci ha fatto col pallone?'”. A ribadire il concetto espresso poc’anzi: numeri e calcoli possono aiutare, ma il pallone è fatto di sensazioni, di osservazioni dal campo, di intuizioni. E non potranno mai essere sostituiti da un freddo computer.

Luca Mugnaioli
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Luca Mugnaioli