Artem Dovbyk ieri ha segnato un gol importante, quello che ha permesso alla Roma di sbloccare inizialmente l’incontro. L’attaccante è stato abile e bravo a farsi trovare al posto giusto nel momento giusto, lesto e rapido ad approfittare della respinta di Leali che su Pellegrini, c’è da dire, aveva fatto un vero e proprio miracolo. Tuttavia l’attaccante è apparso ancora un po’ arrugginito, sia nei movimenti che nell’intesa con la squadra.
Sicuramente, stilando un primo bilancio della sua avventura in giallorosso, Dovbyk non è ancora quella macchina da gol spietata ammirata lo scorso anno in Liga. Ovvero il motivo per cui la Roma ha deciso di fare all-in su di lui in estate per sostituire Lukaku. Ad ogni modo, anche se il suo rendimento non ha raggiunto il suo apice, il centravanti sta tornando comunque a segnare con una certa regolarità. Un particolare è però balzato all’occhio anche ieri sera. Quale? L’ennesima mancata esultanza del calciatore.
Ormai questa è diventata infatti una costante coi quali i tifosi hanno imparato a convivere. Per carità, l’importante è che Dovbyk la palla la butti dentro ma evidentemente il suo (non) gesto dopo i gol è sintomo di un qualcosa che non va. O comunque che ancora non va come vorrebbe. Non a caso l’attaccante ieri nel post partita di Roma Genoa ha ammesso proprio questo: “Perché non esulto?” – è stato chiesto al bomber – “adesso non sono nella mia migliore forma fisica. Sono ancora in una fase di adattamento”.
Quindi la confessione: “Tornerò ad esultare quando segnerò più di una rete a partita“. Insomma, l’attaccante non riesce ad essere a posto con sé stesso e questo, ad ogni modo, è un bel segnale mandato ai tifosi. Il giocatore sa che può dare di più e vuole al più presto ritornare quello che sa di poter essere. E noi gli auguriamo di riuscirci il prima possibile. “Non sono felicissimo” – aggiunge infatti Dovbyk – “perché so che possiamo fare di più. Abbiamo passato mesi non facili”.
L’attaccante ha anche approfittato dell’intervista per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. “Fantacalcio? Lo odio” , ha risposto il centravanti che fin qui con la maglia giallorossa ha realizzato complessivamente comunque già nove gol (7 in campionato, 2 in Europa League, ndr). “Troppe persone mi scrivono per questo gioco e mi chiedono di fare gol. Ricevo tantissimi messaggi“.