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Interviste

Pellegrini vuota il sacco, finalmente la verità: “Vi svelo cosa è successo nell’ultimo anno”

Lorenzo Pellegrini, racconta i retroscena del suo ultimo anno alla Roma, tra esoneri, difficoltà, fischi ed errori…

Alla vigilia della partita contro il Genoa, il capitano della Roma, Lorenzo Pellegrini, rilascia un intervista esclusiva al Corriere dello Sport nel quale ricostruisce i retroscena del club nell’ultimo anno.

L’esonero improvviso di Mourinho

Ha ricordato, ancora con dispiacere, gennaio scorso “quando all’improvviso mandarono via Mourinho. Non fu un bel momento per noi. Abbiamo anche – ha spiegato Pellegrini – chiesto a Tiago Pinto di farlo restare. Noi volevamo continuare con lui. Ma lui negò l’intenzione del club di esonerare Mou”.

Pellegrini – (RomaForever.it)

Il ricordo del giorno in cui è diventato capitano

Non può dimenticare neanche il giorno in cui gli fu affidata la fascia da capitano Lorenzo, “dopo la sconfitta con lo Spezia, 4-2 in coppa Italia, la partita dei sei cambi, l’irregolarità. Finimmo in nove contro undici. Ci fu una discussione e Dzeko, che era il capitano, pagò con la fascia. Edin sa bene come andò, io stesso provai a spiegare alla società che la decisione era sbagliata”.

Otto anni con la ‘fascia’

Essere capitano dei giallorossi è un impegno che “pesa, ma non mi ha cambiato di una virgola, né responsabilizzato maggiormente. Perché la Roma – sottolinea – l’ho sempre presa molto seriamente. Ormai sono all’ottavo anno, ma mi alleno a Trigoria, che è casa, da quando di anni ne avevo nove. Ai compagni ho sempre cercato di far capire cosa significasse giocare nella Roma, che non è una squadra qualsiasi”.

Il difficile periodo degli insulti e dei fischi

Ma Pellegrini ha vissuto grandi difficoltà nell’ultimo periodo, insulti e fischi dei tifosi giallorossi lo hanno accompagnato per lungo tempo. Il numero 7 della Roma è certo che “i risultati hanno peggiorato il clima generale. Poi la montagna di stupidaggini, bugie messe in giro per fornire alla gente uno o più colpevoli. Ma di cosa? Solo dei risultati”.

Tutte le ‘colpe’ di Pellegrini

Sul capitano giallorosso pendono accuse pesanti circa l’esonero di Mourinho e De Rossi. Insinuazioni circa il suo coinvolgimento alle quali Pellegrini ha controbattuto precisando: “Con Josè ho vissuto gli anni più belli della mia carriera. Subito dopo l’esonero altre voci ridicole, ci sentimmo al telefono perché desideravo chiarire la mia posizione e lui ha capito. Mou è trascinante, ti folgora. Noi ci dicevamo che se prima di ogni gara ci avesse chiesto di sbattere la testa contro un albero l’avremmo fatto tutti… Anche quella del tradimento a Daniele è pura fantascienza, invenzioni di chi non ha idea del rapporto che avevo e conservo con lui. Spesso la verità non interessa, è d’intralcio”.

Completamente escluso dalla decisione dell’esonero di DDR

Peraltro Lorenzo ricorda di non essere stato convocato prima del suo licenziamento “i compagni presenti vennero a riferirci quello che era stato dello. Chiesi ai dirigenti come mai non mi avessero chiamato e mi risposero che sapevano benissimo come la pensavo che ero totalmente dalla parte di Daniele”. Ancor più strano che la dirigenza ascoltò i giocatori giallorossi eccetto il capitano. Una decisione che Pellegrini ritiene “assurda. Perché io non sono mai scappato, mi sono sempre preso le mie responsabilità”.

Il suo errore è stato…

Il capitano sa bene di aver commesso un unico errore, quello di aver aspettato troppo per spiegare ai tifosi quello che era successo. “Ho sbagliato – ha detto – avrei dovuto farlo prima dell’Elfsborg”.

Il rischio di essere ceduto

Il rischio di una cessione per Lorenzo resta una realtà anche in vista della scadenza del contrato nel 2026 e si questo punto è chiaro nel sottolineare: “E’ un pensiero che evito. Lascio che sia il campo a decidere. Io sono molto fatalista e cerco sempre di essere positivo. Ti assicuro che finché avrò la possibilità di indossare la maglia della mia Roma lo farò dando tutto me stesso, anzi di più, come ho sempre fatto. Per me è importante riuscire a guardarsi allo specchio ed essere felice dell’uomo prim’ancora che del calciatore. Non ho bisogno di dichiarare l’amore per la Roma, è così evidente”.

A Ranieri la sua massima fiducia

In merito alle scelte di Ranieri di tenerlo in panchina per lungo tempo ha ribadito: “Mi fido ciecamente di lui. La strada ora è pulita, ha spazzato via le ombre”. Mentre sulle sue caratteristiche di capitano ha specificato: “Non sono particolarmente estroverso, non prendo i compagni a urlacci in campo, ma so cosa si deve fare per dare una mano allo squadra”.

Francesca Di Nora
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Francesca Di Nora