Davide Frattesi va o resta? Opinionisti, esperti di mercato, ex calciatori, addetti ai lavori. Ogni giorno può essere il giorno buono dello strappo definitivo. Oppure della pace altrettanto risolutiva. Di certezze però circa il futuro del centrocampista ancora non ce ne sono. Soltanto una cosa è sicura: la costanza con cui Inzaghi manda il calciatore in panchina ad ogni partita. Certo, qualcuno dirà – giustamente – che poi Frattesi è sempre tra i primi ad entrare ma la sostanza di fondo non cambia. All’Inter, o almeno nell’Inter di questo periodo, il giocatore non è un titolare. C’è poco da fare.
Neppure in un contesto come quello di stasera dove ai nerazzurri mancheranno molti elementi soprattutto a centrocampo. Chalanoglu e Mkhitaryan saranno infatti ancora indisponibili ma questo non cambierà le cose. Il tecnico ex Lazio, in qualche modo, trova sempre qualcun altro da mandare in campo al suo posto. E poco importa se in panchina è costretto a portarsi più Primavera del solito a causa della situazione d’emergenza. Intanto Frattesi si accomoda a bordo campo, poi si vedrà.
Qualcosa, come ammesso dallo stesso Inzaghi, potrebbe cambiare col ritorno delle Coppe. L’allenatore e tutto l’ambiente continuano a ripetere come un mantra quanto il calciatore sia importante per l’Inter. Il tifo, in più di un’occasione, gli ha tributato tutto il suo sostegno. Ma quanto ancora sarà disposto ad aspettare il proprio turno Frattesi? Questa la domanda delle domande.
La Roma intanto resta alla finestra in attesa di qualche altra apertura da parte del club nerazzurro. Che però fin qui non c’è stata. A parte il famoso “prezzo di favore” e la possibilità, eventuale, di dilazionare il pagamento. Ma comunque sempre 45 milioni di euro, cash e senza contropartite, servono. Troppi, ancora, per la società dei Friedkin.
Ad ogni modo anche stasera, salvo clamorose novità, il giocatore non partirà dall’inizio. Al suo posto ci saranno Zielinski e Asllani insieme all’insostituibile Barella. Lo scenario tattico interista ormai è chiaro e starà dunque al calciatore capire se ci siano i margini per ribaltare queste gerarchie oppure forzare la mano e chiedere di andare. Chissà allora cosa ci sarà nella testa del calciatore chiaramente allettato dalla possibilità di ritornare nella “sua Roma“. Rischi, vantaggi, pro e contro, tutto finisce sul piatto della bilancia. E tutti attendono la scintilla per arrivare alla fine della telenovela. In un senso o nell’altro.