Ormai sui social non si parla d’altro. Si spazia dalla satira più dissacrante, agli immancabili meme. Del resto quanto sta accadendo attorno alla folkloristica figura di Juan Bernabé, falconiere laziale licenziato in tronco dal club dopo il caso mediatico che lo ha travolto, non poteva sfuggire all’implacabile mondo della rete. Allusioni sessuali e calcio, un mix perfetto. Anzi il mix social perfetto. E allora basta aprire i vari Facebook, Instagram e X per ritrovarsi praticamente ovunque vignette ironiche su di lui.
A far scatenare questa vera e propria bufera è stata l’intervista rilasciata dall’ormai ex dipendente della Lazio a “La Zanzara” che ha chiuso il cerchio dopo giorni di foto e video postate sui social circa l’intervento…particolare al quale Bernabé si è sottoposto. Il falconiere si è fatto applicare infatti una protesi peniena con lo scopo, ha riferito, di aumentare le sue prestazioni a letto. L’intervento, eseguito a Villa Claudia, ha fatto esplodere il caso e alla fine gli è costato pure il posto di lavoro.
Chi è Juan Bernabé, il falconiere licenziato dalla Lazio
Juan Bernabé è un uomo di 57 anni di nazionalità spagnola. Originario di Cadice per la precisioni. Di mestiere, com’è noto, fa il falconiere e il suo volto da anni contraddistingue le partite casalinghe della Lazio: la sua aquila, chiamata Olimpia, si alza in volo sopra lo stadio a rimarcare al pubblico il simbolo della società. Tutto questo però, almeno per il momento, non avverrà più considerando che dopo quanto accaduto il club biancoceleste ha deciso di stracciargli il contratto. Si legge nel comunicato ufficiale:
“La S.S. Lazio S.p.a., allibita nel vedere le immagini fotografiche e in video del sig. Juan Bernabè e nel leggere le dichiarazioni che le hanno accompagnate, comunica di avere interrotto, con effetto immediato, ogni rapporto con costui, attesa la gravità del suo comportamento”.
“La Società” – prosegue il testo – “si rende conto del dolore, peraltro condiviso, che ai tifosi provocherà la perdita dell’aquila nelle prossime gare casalinghe, ma ritiene che non è possibile essere associati, tutti, per di più con il simbolo storico dell’aquila, ad un soggetto che, con la sua iniziativa, ha reso inammissibile la prosecuzione del rapporto”.
Il precedente del 2021: rispunta il video del saluto fascista di Bernabé
Ma non finisce qui. Sì perché la decisione da parte della società presieduta da Claudio Lotito ha fatto ritornare alla mente dei tifosi un clamoroso precedente, risalente a tre anni fa, con protagonista sempre lo stesso Bernabé. In quella circostanza il falconiere era stato ripreso mentre faceva il saluto romano ad alcuni tifosi che lo avevano chiamato all’urlo di “Duce, duce“. La Lazio però quella volta decise di andarci meno pesante arrivando soltanto a sospendere Bernabé. “Quello invece andava bene?”, la critica mossa allora al club di Lotito considerando i pesi e le misure differenti utilizzate.