“Poteva essere la partita della svolta”. Esordisce così Roberto Pruzzo, grande bomber della storia giallorossa, oggi opinionista in radio, nel commentare la sfida di ieri tra Bologna e Roma terminata per 2-2. La squadra di Ranieri, dopo essere passata in vantaggio, si è fatta prima raggiungere e poi addirittura superare riuscendo soltanto nel finale a riacciuffare gli avversari. Il pareggio, alla fine, può anche ritenersi il risultato più giusto ma è chiaro che dopo l’euforia per il successo nel derby dalla Roma ci si aspettava qualcosa in più. E invece sono tornati a galla vecchi problemi.
Inspiegabile, ad esempio, il blackout di cinque minuti in cui la squadra ha concesso ben due gol nonostante stesse conducendo in quel momento l’incontro. Vero, di buono c’è stata la successiva reazione nel finale – segno che la squadra è viva – tuttavia la prestazione in generale ha sottolineato una volta di più tutti i limiti di questa formazione. Sentite allora cosa ha detto a questo proposito l’ex attaccante giallorosso.
Pruzzo: “Le difficoltà restano al livello di continuità”
“E’ stata una gara deludente“ – ha commentato intanto Pruzzo – “soprattutto nel primo tempo mentre nella ripresa la Roma è stata troppo altalenante”. Cercando di vedere il bicchiere mezzo pieno, l’ex attaccante giallorosso ha voluto comunque rimarcare la forza di volontà messa in campo al momento di cercare di recuperare lo svantaggio. Chiaramente però non basta. “La reazione nel finale ti dà l’idea di una squadra viva. Ma allo stesso tempo le difficoltà restano, specie al livello di continuità“.
Basti pensare alle prove nuovamente opache di molti big, tra cui Dybala e Pellegrini che passano troppo spesso da un estremo all’altro. Osannati nel derby – a dire la verità quello è stato l’unico acuto per il Capitano in una stagione fin qui da dimenticare – tornati alla mediocrità appena una settimana dopo. Ma per Pruzzo ci sono anche altri fattori da analizzare. Come quanto successo in occasione del primo gol del Bologna: “Riesci a commettere due falli da rigore nella stessa azione, non è possibile”.