Il Bologna è stato un avversario ostico per la Roma che ha conquistato un sudato pareggio al 97’ di gioco grazie a un rigore a segno di Dvbyk. Un 2-2, in ogni caso prezioso per i giallorossi che tornano a Trigoria con un solo punto in più in classifica.
Quando mister Ranieri sembrava ormai deciso a confermare la formazione fino alla fine del match, ha fatto entrare una serie di giovani leve delle quali, nel post partita s’è detto “molto soddisfatto. Hanno mantenuto ritmi sostenuti di gioco. Sono stati bravi, proprio come mi aspettavo da loro”.
E ieri a scendere in campo al posto di Dybala, Hummels, Paredes, Saelemaekers e Pellegrini, in due momenti diversi del secondo tempo, sono stati: Baldanzi, Zalewski, Pisilli, Celik ed El Shaarawy. Ancora una volta, però, il grande assente della serata è stato Matias Soulè.
Ancora una volta sir Claudio ha scelto di mantenere in panchina il calciatore argentino, forse perché, come ha chiarito solo qualche giorno fa, quando ha sottolineato: “Soulé si applica molto e mi piace. Sono convinto che avrà un futuro roseo alla Roma”, ma resterebbe un problema, secondo il tecnico giallorosso: “A me piacciono i giocatori pratici e lo chiedo anche a lui. Non può fare troppi tocchi, deve essere decisivo e lui ci arriverà perché ha tutto per riuscirci”.
L’attaccante argentino sta accettando in silenzio le decisioni dell’allenatore e aspetta con ansia di poter dare il suo contributo alla causa, ma, a quanto sembra, ancora non è arrivato il suo momento. D’altro canto Ranieri ha sempre detto che le sue scelte vengono prese in allenamento e forse Matias ancora non lo convince…