C’è qualcosa che non convince dopo il pareggio ottenuto dalla Roma contro il Bologna. Nonostante il gol al 97esimo minuto, che ha permesso ai giallorossi di evitare una sconfitta, Gianluca Piacentini ha sollevato un dubbio interessante che merita attenzione. L’opinione di Piacentini, commentando il match su Rete Sport, non si è limitata al risultato finale, ma ha toccato anche la gestione della partita, in particolare un aspetto che non è sfuggito agli osservatori più attenti: i cambi tardivi di Ranieri.
“I cambi di Ranieri in Bologna-Roma sono stati ritardati, poteva farlo una decina di minuti prima…”. È questa la riflessione che Piacentini ha voluto condividere, mettendo in evidenza come i cambi del tecnico della Roma siano arrivati troppo tardi per poter incidere efficacemente sul gioco. Un’osservazione che sembra riprendere un tema ricorrente nelle partite più recenti, dove alcune scelte tattiche, tra cui il momento dei cambi, sono state oggetto di discussione tra addetti ai lavori e tifosi. Se fosse stato possibile intervenire con maggiore anticipo, forse la partita avrebbe preso una piega diversa, o almeno si sarebbero potute sfruttare meglio le occasioni.
Piacentini, però, non si limita a criticare la gestione dei cambi. Anzi, riconosce anche la qualità dell’avversario, il Bologna, che ha messo in campo una performance solida e ben organizzata. La squadra di Thiago Motta ha dimostrato di essere un avversario ostico, capace di mettere in difficoltà la Roma con un gioco intenso e ben strutturato. Per Piacentini, il Bologna rappresenta una realtà che va rispettata: “Il Bologna è più forte del Milan, almeno di quello che abbiamo incontrato noi…”. Questo non fa che sottolineare il valore dell’avversario e il fatto che non sempre un pareggio, in determinate condizioni, debba essere visto come una sconfitta.
Il pareggio ottenuto dalla Roma, quindi, può essere letto con un pizzico di amarezza per le occasioni perse, ma anche con un po’ di realismo. Con un Bologna così preparato e una gestione della partita che poteva essere migliorata, un punto alla fine non è poi così negativo. Piacentini conclude il suo ragionamento con un’informazione che fa riflettere sulla gestione complessiva della partita, rimanendo però soddisfatto di come la Roma abbia comunque fatto sentire la propria presenza fino alla fine.
La sensazione che si percepisce è quella di un’analisi lucida e precisa di ciò che è accaduto in campo. A volte, la partita si gioca anche nei dettagli, come la tempistica dei cambi, che possono fare la differenza tra una vittoria, una sconfitta o un pareggio.