Occasione sprecata o buon pareggio da portare a casa? Bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto in casa Roma che non riesce ancora a infrangere il tabù trasferta ma evita, comunque, di tornare a mani vuoti da Bologna. Il gol di Dovbyk ha infatti rimesso a posto le cose dopo che l’uno-due micidiale dei rossoblù aveva ribaltato il vantaggio del solito Saelemaekers.
Certo, forse era lecito aspettarsi qualcosa di più da Mancini e compagni, specie nel primo tempo, dove non sono mancate le polemiche per un rigore non assegnato ai giallorossi. Da sottolineare tuttavia la buona reazione avuta dopo le reti degli avversari che avrebbero potuto tagliare le gambe alla squadra. La Roma, invece, ci ha provato fino all’ultimo istante e gli sforzi sono stati premiati.
Ranieri: “Non bisogna mai lottare fino alla fine, siamo stati bravi”
Ad ogni modo Ranieri, che si è detto in generale soddisfatto della prova dei suoi, dovrà dunque interrogarsi sul blackout che rischiava di rendere davvero amaro l’umore in casa giallorossa dopo la grande euforia per il derby. “Nel primo tempo abbiamo sfiorato il gol, poi siamo andati in vantaggio. Ma invece di fare il secondo in due minuti abbiamo incassato l’uno-due del Bologna“, è l’analisi del tecnico romano.
Questione di mentalità che ancora manca alla squadra allora? Ranieri risponde così, con un rimando che va direttamente alla gestione precedente targata Ivan Juric:
“Mi hanno detto che anche prima del mio arrivo c’era questo problema della mentalità. Dobbiamo migliorare sia nella trasmissione della palla, dobbiamo cercare un ritmo più rock. La reazione che abbiamo avuto però mi è piaciuta. Quando attacchiamo lo facciamo con troppi uomini, lo diciamo ma alla fine ci ricaschiamo. Alla fine siamo riusciti a tirare fuori il coniglio dal cilindro dopo aver lottato“.
Ranieri: “Non guardo mai il nome dell’avversario”
L’allenatore giallorosso traccia il bilancio anche delle ultime tre partite: “Io sono soddisfatto perché non guardo il nome dell’avversario che affrontiamo” – ha detto Ranieri – “tutti possono metterti in difficoltà”. Soddisfazione sì ma comunque c’è ancora bisogno di qualcosa in più: “A me piace una gestione palla più veloce” – è allora l’input per il prossimo futuro – “oggi siamo tornati indietro troppe volte”. Infine una chiosa sul mercato: “Innesto a centrocampo? Lo dico chiaramente: non spendiamo la cifra importante. Sono molto contento della rosa che abbiamo“.