Un’azione rapida, un contatto che lascia dubbi, e una decisione arbitrale destinata a far discutere. Durante la sfida tra Bologna e Roma, al minuto 33, un episodio controverso ha catturato l’attenzione di tutti: il piede destro di Miranda è entrato in contatto con il piede sinistro di Saelemaekers all’interno dell’area di rigore. Un possibile calcio di rigore sfumato? L’arbitro Abisso ha deciso di lasciar correre, ma le immagini continuano a generare discussioni.
Mentre il punteggio era ancora fermo sullo 0-0, Saelemaekers ha tentato di controllare il pallone in area quando Miranda è intervenuto. Secondo la ricostruzione degli esperti, come il moviolista di DAZN Luca Marelli, il contatto tra i due giocatori è stato definito “minimo”, ma sufficiente per alimentare le perplessità. La dinamica dell’azione mostra un chiaro tocco del piede di Miranda sul piede dell’avversario, ma non abbastanza evidente da convincere l’arbitro a concedere il penalty.
La decisione di Abisso di non fermare il gioco ha sollevato critiche e riflessioni. I tifosi della Roma hanno sottolineato come il contatto fosse visibile anche dalle riprese televisive, chiedendosi perché il VAR non sia intervenuto per suggerire una revisione. D’altra parte, chi difende la scelta arbitrale insiste sulla marginalità del contatto e sul principio secondo cui non ogni tocco deve portare a un rigore.
La partita, equilibrata e combattuta, ha visto questo episodio diventare il punto di riferimento per molte analisi post-gara. In un momento in cui ogni decisione arbitrale può cambiare le sorti di una squadra, il mancato fischio di Abisso aggiunge un elemento di incertezza alla prestazione della Roma. E mentre il dibattito continua, una domanda resta aperta: un intervento del VAR avrebbe potuto cambiare l’esito di quella giocata?
Un dettaglio, un’interpretazione, ma anche una decisione che contribuisce a rendere il calcio sempre più imprevedibile.