Beppe Marotta ha parlato pochi minuti fa prima dell’inizio di Venezia Inter. Per i nerazzurri la partita di oggi sarà importante per capire se e in che misura saranno rimasti strascichi dopo la sconfitta-beffa subita in finale di Supercoppa contro i rivali del Milan. Oltre al campo però per il club ci sono anche tutta una serie di questioni da risolvere sul fronte mercato e alcune di queste riguardano da vicino anche la Roma. Il riferimento infatti non può che andare alla situazione di Davide Frattesi, il “colpo da 90” che Florent Ghisolfi vorrebbe regalare a gennaio a mister Ranieri.
I giallorossi, com’è noto, sono pronti a fare sul serio ma l’Inter, nonostante l’apertura verso un prezzo/formula di favore rispetto ad altre squadre di A, si mantiene ferma sulle proprie posizioni. Che sono quelle che vi stiamo raccontando in questi giorni. Niente contropartite tecniche, al massimo se ne potrà parlare ma con operazioni slegate (come per Cristante), ma soltanto cash. Quanto? Almeno 45 milioni.
Intanto come detto è stato il Presidente nerazzurro a prendere la parola in merito al futuro del centrocampista. “Davide è un professionista” – ha dichiarato Marotta – “non ha chiesto la cessione”. Sarà lecito dunque attendersi un rallentamento nella trattativa con la Roma? A nostro avviso, no. Semplicemente, come avviene in questi casi – anche per non compromettere la posizione del calciatore nella sua attuale squadra davanti alla tifoseria – nessuno vuole sbilanciarsi su un qualcosa che non è ancora definitivo.
Non a caso, subito dopo, l’ex Juve ha precisato: “Questo è un mercato dove dall’oggi al domani possono arrivare delle richieste. Noi non vogliamo vendere nessuno ma se un calciatore manifesta la volontà di andare cercheremo di ascoltarlo”. Insomma se come ha spiegato Marotta per adesso “Frattesi non ha chiesto di cambiare squadra” tutto può cambiare da un momento all’altro.
Anche perché intanto, dichiarazioni della società a parte, Inzaghi ha spedito nuovamente in panchina il giocatore nonostante la contemporanea assenza sia di Calhanoglu che di Mkhitharyan. Un messaggio abbastanza chiaro di come il tecnico sia disposto, anche in situazioni d’emergenza come quella contro il Venezia, a fare a meno di lui. Il che, ovviamente, avrà fatto tutto tranne che piacere al ragazzo, costretto per l’ennesima volta a vedere i suoi compagni da bordo campo. Perfino quando due dei titolarissimi non sono a disposizione.