Quando i Friedkin hanno deciso di investire nell’Everton, pochi avrebbero immaginato un impatto così immediato e deciso. Sean Dyche, tecnico che aveva salvato il club in due stagioni consecutive, è stato esonerato con effetto immediato, a poche ore dalla gara contro il Peterborough. Una decisione che scuote l’ambiente e apre scenari intriganti sulla futura guida tecnica dei Toffees.
Dyche era stato chiamato nel 2022-23 per una missione quasi impossibile: evitare la retrocessione di un Everton che sembrava condannato. Con grinta e pragmatismo, l’allenatore inglese aveva ribaltato i pronostici, ripetendo l’impresa anche nella stagione successiva. Tuttavia, l’inizio incerto di questo campionato ha riportato il club nei pressi della zona-retrocessione, lasciando spazio a dubbi sulla sua capacità di guidare un progetto più ambizioso.
Le tensioni sono esplose durante un colloquio con la nuova proprietà. Dyche avrebbe richiesto investimenti più consistenti per rinforzare la squadra, ma secondo la stampa locale, la risposta dei Friedkin è stata drastica: un licenziamento immediato, segnando così la fine del suo ciclo.
Ora la domanda è una sola: chi sarà il prossimo allenatore dell’Everton? I bookmaker hanno già iniziato a stilare le loro previsioni, con un nome che spicca su tutti: David Moyes, il tecnico che ha scritto una lunga pagina della storia del club, guidandolo per undici stagioni dal 2002 al 2013. Il ritorno di Moyes avrebbe un sapore nostalgico, ma c’è anche un’altra ipotesi che sta accendendo l’immaginazione dei tifosi: José Mourinho.
L’idea dello Special One, legato da rapporti di stima e amicizia con la famiglia Friedkin, è affascinante quanto improbabile. Mourinho rappresenterebbe un colpo mediatico senza precedenti per il club, ma resta da capire se il portoghese, attualmente legato alla Roma, possa davvero prendere in considerazione questa sfida.
La mossa dei Friedkin non è solo una decisione tecnica, ma un segnale chiaro: l’Everton vuole voltare pagina e puntare a obiettivi più ambiziosi. La scelta del prossimo allenatore sarà cruciale per definire il futuro del club, sia dentro che fuori dal campo. Con un mercato di gennaio alle porte e una posizione in classifica da migliorare, il tempo stringe, ma l’energia e la visione della nuova proprietà potrebbero trasformare questa crisi in un’opportunità.