Una decisione che lascia più di qualche interrogativo e riaccende le discussioni attorno a Cristian Volpato. L’attaccante del Sassuolo ha deciso di chiudere il rapporto con CT10 Management, l’agenzia fondata e guidata da Francesco Totti. Un legame che andava oltre il semplice aspetto professionale, visto che Volpato è stato il primo calciatore a credere nel progetto da procuratore dello storico capitano della Roma.
Volpato e Totti erano legati dal 2020, anno in cui il giovane talento italo-australiano aveva deciso di affidarsi alla guida dell’ex numero 10 romanista per curare i propri interessi professionali. Non era una scelta scontata: Totti era agli inizi della sua carriera come agente, e il sostegno di Volpato rappresentava una dichiarazione di fiducia e stima reciproca.
La separazione, riportata da La Repubblica, non sembra essere avvenuta in modo burrascoso, ma rimane una scelta dal forte peso simbolico. Volpato ha preferito affidarsi a un nuovo procuratore per il prosieguo della sua carriera, aprendo un nuovo capitolo e allontanandosi da chi lo aveva accompagnato nei suoi primi passi nel calcio professionistico.
Per Francesco Totti, questa separazione rappresenta una sfida. CT10 Management era nata con l’ambizione di creare un progetto innovativo e personale, capace di attirare giovani talenti, ma la decisione di Volpato potrebbe spingere l’agenzia a rivedere le proprie strategie. Non è facile accettare la partenza di uno dei propri simboli, soprattutto quando questo lascia il segno non solo sul campo, ma anche nella costruzione di un’identità professionale.
Cristian Volpato, classe 2003, è considerato uno dei prospetti più interessanti del calcio italiano. Al Sassuolo sta crescendo e dimostrando il suo valore, attirando l’attenzione di club e addetti ai lavori. Affidarsi a un nuovo procuratore potrebbe essere parte di una strategia più ampia per consolidare la sua carriera e prepararsi a nuovi traguardi.
Questa decisione sottolinea quanto sia delicato il rapporto tra calciatori e procuratori, fatto non solo di numeri e contratti, ma anche di visioni comuni e fiducia. Per Volpato, la scelta è chiara: voltare pagina, puntando a una gestione che possa accompagnarlo verso un futuro ancora più luminoso.