Leandro Paredes, dopo un periodo in ombra, è tornato a essere il perno del centrocampo sotto la guida di Claudio Ranieri. Una rinascita che lo ha reso indispensabile per la squadra, ma il suo futuro è ancora avvolto da diversi interrogativi.
Paredes, con un contratto che lo lega ai giallorossi fino a giugno 2025, rappresenta una pedina fondamentale per Ranieri, sia come allenatore che come futuro dirigente del club. Il centrocampista argentino, però, non è immune alle dinamiche di mercato e alle tentazioni che potrebbero portarlo lontano dalla Capitale. Come riportato da Il Tempo, il suo attuale contratto contiene clausole che potrebbero prolungare automaticamente la sua permanenza. Queste clausole prevedono due condizioni: la partecipazione ad almeno il 50% delle partite stagionali e la qualificazione della Roma in una competizione europea, sia essa Champions League o Europa League.
La prima condizione sembra ampiamente alla portata di Paredes, considerata la sua centralità nelle scelte tecniche. Il calciatore è titolare indiscusso, il che rende probabile il raggiungimento del numero di presenze richiesto. La seconda condizione, invece, è più complessa. Dopo una prima parte di stagione travagliata, la Roma si trova a inseguire posizioni europee, con la Coppa Italia che potrebbe rappresentare un’ancora di salvezza in questo senso. Inoltre, il recente ampliamento dei posti disponibili in Champions League per l’Italia lascia aperta una speranza.
Il pressing del Boca Juniors, però, non si è mai attenuato. Il club argentino sogna di riportare Paredes in patria, puntando sul legame emotivo che il giocatore ha con la squadra dove è cresciuto. Nonostante le offerte, il centrocampista potrebbe decidere di rimanere a Roma, a patto che si trovi un accordo per ridurre il suo ingaggio attualmente superiore ai 4 milioni di euro a stagione. Una trattativa su questo fronte sarebbe cruciale per garantire la sua permanenza.
In un momento di transizione per la Roma, la figura di Paredes assume un ruolo strategico, non solo per il presente ma anche per il futuro della squadra. Le sue qualità, la capacità di gestire il gioco e la visione in campo lo rendono un punto di riferimento, tanto per Ranieri quanto per i compagni. Il club si trova ora davanti a una scelta delicata: blindare un talento che può rappresentare un pilastro o lasciarsi tentare dalla possibilità di una cessione.
L’evoluzione di questa vicenda dipenderà non solo dai risultati sul campo, ma anche dalla volontà del calciatore di adattarsi alle esigenze economiche del club. Una decisione che potrebbe segnare il destino della Roma nelle prossime stagioni.