Ghisolfi al lavoro sul calciomercato - (RomaForever.it)
La Roma è al lavoro per regalare i rinforzi necessari a Ranieri per affrontare la seconda parte di stagione. E gettare le basi (anche) per il futuro. Tra gli obiettivi prioritari, specie ora che ricomincerà l’Europa League, c’è l’attaccante di riserva da affiancare ad Artem Dovbyk. Con Shomurodov in uscita – Cagliari ed Empoli spingono – la strategia romanista è quella di andare ad inserire in rosa un innesto di livello superiore.
Tra le varie possibilità c’è sempre quella dell’ex Udinese Beto sul quale però, negli ultimi giorni, si sta muovendo con decisione il Torino, rimasto orfano di una vera punta centrale. Sul tavolo per il calciatore dell’Everton – attenzione anche ovviamente al ruolo che potrebbero giocare i Friedkin – ci sono due possibili strade: un posto da titolare indiscusso, oppure un palcoscenico decisamente superiore ma con qualche panchina in più da mettere in conto.
Intanto, c’è da dire, per il momento la Roma, a differenza del Torino, ancora non si è mossa con un’offerta ufficiale. I giallorossi hanno tastato il terreno, provando a chiedere in prestito il giocatore. Da Liverpool però hanno risposto che non se ne parla senza l’inserimento di un diritto/obbligo di riscatto.
A quanto? Almeno 20-25 milioni. Somma che, come rivelato stamani da Tuttosport, il DS granata Vagnati non ha ancora raggiunto, arrivando a 14 milioni complessivi (3 subito per il prestito, più 11 legati a condizioni precise).
All’appello dunque mancherebbero circa 10 milioni: l’Everton, puntualizza il quotidiano, punta ad incassarne 5 subito e altri 20 attraverso un obbligo. Nonostante l’apertura dunque del calciatore a sposare l’avventura torinese la distanza tra domanda e offerta resta alta. Il Torino, dal canto suo, potrebbe rilanciare fino ad arrivare a 16 milioni di euro. Ma potrebbe non essere sufficiente.
I granata, non a caso, si stanno già guardando attorno valutando anche, a questo proposito, l’ex Fiorentina Arthur Cabral. Per Beto, invece, è la Roma a seguire da vicino l’evoluzione della vicenda dato che l’ex Udinese rappresenterebbe la pedina giusta da inserire nello scacchiere di Ranieri trattandosi di un bomber affidabile che ha già il feeling con la Serie A. Ghisolfi, allora, resta alla finestra: pronto, nell’eventualità, a fare una semplice telefonata ai Friedkin...