Una possibile soluzione in Serie A, l’altra all’estero. Oppure, chiaramente, continuare con la Roma. Matias Soulé, che non sta trovando spazio in giallorosso, riflette sul suo futuro. E con lui anche il club. L’intenzione comune, da entrambe le parti, è di non sperperare l’enorme talento che l’argentino ha fatto intravedere soprattutto a Frosinone pur non riuscendo, almeno per ora, a ripetersi sul palcoscenico della Capitale. L’investimento fatto in estate dai Friedkin è stato di quelli importanti, una cifra complessiva vicina ai 30 milioni di euro.
Nulla però è andato come preventivato. Dalla crisi romanista che ha portato al doppio esonero in panchina, all’equivoco tattico che ha iniziato pian piano ad interessarlo da vicino. Fino ad arrivare alla situazione attuale, con l’attaccante relegato in panchina all’ombra delle stelle giallorosse che nel frattempo sono tornate a splendere. Ranieri, dal canto suo (ve lo spiegavamo ieri), predica calma e conta di recuperare il ragazzo: intanto però attorno a lui qualcosa si sta muovendo in ottica mercato.
Sì perché chiaramente il suo mancato utilizzo fa gola a molti club che, per contro, sarebbero in grado di assicurargli un posto da titolare dandogli continuità in campo. Ebbene, secondo il noto esperto di mercato Nicolò Schira almeno due società avrebbero chiesto informazioni sull’ala giallorossa.
Si tratta del Genoa in Serie A e del Real Betis in Spagna, con quest’ultimo in contatto con la Roma anche per Enzo Le Fee (sebbene adesso ci sia il Sunderland in testa per il francese, ndr). Al momento, precisiamo, da parte del calciatore non si registrano segnali circa la volontà di andare via a gennaio. Tuttavia, spiega il giornalista, riflessioni in merito da parte di Soulé sul futuro sarebbero in corso.
La stagione dell’attaccante argentino in giallorosso non sta andando come sperato dicevamo. Arrivato a Trigoria coi crismi del grande campione, complici le difficoltà tattiche, l’argentino fin qui ha deluso le aspettative. Un solo gol segnato in campionato a fronte di undici presenze (cinque invece le apparizioni in coppa, zero gol), e un minutaggio che è andato via via riducendosi con l’arrivo di Ranieri in panchina.