Manu Koné è senza dubbio una delle note positive di questa stagione così travagliata per la Roma. Anche nei momenti più bui il centrocampista si è infatti sempre distinto per le sue prestazioni entrando da subito nel cuore della tifoseria. Figuriamoci adesso che, finalmente, le cose sembrano girare per il verso giusto. La vittoria nel derby, da questo punto di vista, rappresenta un po’ la fine del percorso di rinascita iniziato con Ranieri. Non certo il punto ultimo di arrivo chiaro, ma comunque la chiusura – intanto – di un primo cerchio.
La disastrosa gestione Juric è ormai un lontanissimo ricordo, così come le turbolenze causate dall’addio shock di De Rossi e le contestazioni da parte della tifoseria. Se ci fermiamo un attimo a riflettere sembra quasi impossibile che tutte queste cose siano successe nello spazio di poche settimane. Eppure è così. Ora però, dopo mesi davvero complicati, è tempo di guardare al futuro con un pizzico in più di ottimismo. Anche grazie proprio ad uno dei simboli di questa nuova Roma che sir Claudio sta plasmando: proprio Manu Koné.
Koné dopo il derby: “Ranieri è un grande allenatore”
Il centrocampista francese, dicevamo, in pochissimo tempo ha saputo far breccia nel cuore dei romanisti. Arrivato a Trigoria “grazie a De Rossi, che mi ha convinto parlandomi a lungo di come mi avrebbe impiegato” il suo rammarico è stato quello di non aver potuto approfondire il rapporto proprio con DDR. “Il suo esonero è stato un piccolo choc per me, per lui ero il giocatore perfetto, mi è dispiaciuto tanto vederlo andar via”, ha raccontato a Il Romanista qualche giorno fa.
Il presente però ora si chiama Ranieri che Koné vorrebbe vedere ancora il prossimo anno sulla panchina. “Perché no? E’ un grande allenatore“, ha dichiarato subito dopo il derby vinto, il suo primo derby tra l’altro. Per il momento il giocatore preferisce non parlare di “svolta” comunque, cercando di ragionare una partita alla volta. “Siamo una buona squadra” – la sua chiosa domenica sera – “abbiamo le carte in regola per risalire la classifica“.
Il ricordo di Juric: “Il passaggio è stato talmente rapido che…”
Nel percorso a ostacoli che è stato quest’anno il campionato della Roma di mezzo c’è stata anche la (sciagurata) parentesi targata Ivan Juric. Manu Koné, che comunque il suo posto se l’è sempre guadagnato anche col tecnico croato, la ricorda così: “Quando è arrivato il nuovo coach il passaggio è stato talmente rapido che non c’è stato tempo di parlare tra noi”, ha dichiarato. “Ci siamo solo detti di dare il massimo per noi stessi e per i tifosi, volevamo cercare di dimostrare in campo quello che valevamo”.