Felipe Caicedo, ex attaccante della Lazio e protagonista di momenti indimenticabili in biancoceleste, ha parlato ai microfoni di Radio Laziale del prossimo derby della Capitale, previsto per domenica. L’ex giocatore ha condiviso aneddoti e riflessioni sul significato di questa partita, rivelando particolari inediti sulle sue esperienze passate.
Il rapporto con i tifosi romanisti: “È tutto parte del gioco”
Uno degli aspetti curiosi affrontati da Caicedo riguarda le sue interazioni con i tifosi romanisti sui social, in particolare su X (ex Twitter). L’attaccante ha ammesso di non capire l’eccessiva irritazione di alcuni, sottolineando come il “gioco delle provocazioni” faccia parte del calcio. “Non so perché si arrabbino tanto sinceramente. Lo sfottò ci sta, fa parte del calcio. Anche loro lo fanno con me, è così. Ci facciamo due risate, poi finisce lì”. Un atteggiamento leggero, che mostra come il calcio possa essere vissuto con spirito sportivo anche fuori dal campo.
“Il derby di Roma è unico”
Parlando del derby della Capitale, Caicedo non ha avuto dubbi: nessuna altra stracittadina può competere con quella romana in termini di intensità emotiva. “Sono stato in diversi paesi, ma il derby a Roma è unico. Ho vissuto il derby di Manchester, di Milano, di Barcellona. Però a Roma si vive diversamente. Vai al ristorante e al supermercato e ti parlano del derby anche due-tre mesi prima. Ti entra proprio dentro”.
Caicedo ha evidenziato come l’atmosfera che si respira nella Capitale sia impareggiabile. A differenza di altre città, dove i derby sono partite di prestigio e tradizione, quello romano coinvolge ogni aspetto della vita quotidiana, trasformando una semplice partita in un evento che tiene la città sospesa per settimane.
Un confronto con gli altri derby
Le parole di Caicedo offrono uno spaccato interessante anche sui derby vissuti in altri paesi. Parlando del derby di Milano, ha riconosciuto il suo valore tecnico e storico, ma ha chiarito che l’intensità emotiva è ben diversa. “Inter-Milan è un derby pesante, ma non si vive. È una bella partita da giocare, da vedere, ma non è la stessa di quello di Roma”. Questo confronto mette in evidenza come la rivalità capitolina vada oltre il campo, diventando parte integrante dell’identità stessa della città.
Battibecchi in campo: il caso Fazio
Un altro dettaglio emerso dall’intervista riguarda i rapporti in campo con alcuni avversari. Caicedo ha confessato di aver avuto uno scambio di battute particolarmente acceso con Federico Fazio, ex difensore della Roma, durante le partite. “Io e Fazio in campo ci dicevamo cose poco carine, non mi stava simpatico. Litigavamo però solamente in campo. Credo che fuori sia un bravo ragazzo”. Queste parole mostrano come la tensione del derby possa accendere gli animi, pur rimanendo confinata tra le linee del rettangolo di gioco.
Il significato di una partita che divide la città
Le dichiarazioni di Caicedo dipingono un quadro vivido di ciò che il derby della Capitale rappresenta per i giocatori e per i tifosi. Non si tratta solo di una sfida per i tre punti, ma di una battaglia per il cuore della città. Per chi lo vive, il derby è una questione di identità, passione e appartenenza. “Ti entra dentro”, come ha detto l’ex attaccante, e resta con te anche quando le luci dello stadio si spengono.
Un derby che promette spettacolo
Con il prossimo derby alle porte, le parole di Caicedo offrono un assaggio dell’intensità emotiva che ci si può aspettare. Mentre la città si divide tra i colori giallorossi e biancocelesti, i giocatori scenderanno in campo non solo per una vittoria, ma per regalare ai propri tifosi una notte indimenticabile.