Il mercato invernale della Roma, inaugurato mercoledì, non è solo una questione di aggiustamenti ma un passo verso una vera e propria ricostruzione. La stagione in corso ha evidenziato con chiarezza le lacune di una squadra che necessita di interventi decisi e mirati. La prima finestra di mercato per Florent Ghisolfi, nuovo direttore sportivo, ha già mostrato limiti e errori da correggere. Tuttavia, il cambiamento non sarà immediato: la strategia giallorossa, infatti, prevede che ogni acquisto sia subordinato a una cessione, rispettando non solo gli equilibri tecnici ma anche quelli economici.
Un mercato vincolato alle cessioni
Le ambizioni di rivoluzione della Roma passano attraverso la cessione di alcuni giocatori che hanno segnato gli ultimi anni della squadra. Eldor Shomurodov, ad esempio, è nel mirino di Venezia, Cagliari ed Empoli. Se dovesse partire, l’accordo tra Friedkin e l’Everton potrebbe portare in giallorosso Beto. Sul fronte delle uscite, Nicola Zalewski è vicino al Marsiglia, aprendo la strada all’arrivo di un nuovo terzino: nomi come Mingueza, Zappa, Sildillia e Kayodé sono monitorati. La partenza di Hermoso, invece, destinato al Fenerbahçe, consentirebbe di inserire un nuovo difensore nella rosa. Anche in mediana si attendono sviluppi, con Le Fée ormai promesso al Betis e la possibile sostituzione con Reitz del Monchengladbach.
Il nodo Pellegrini e il sogno Frattesi
Uno dei punti critici di questa rivoluzione è il futuro di Lorenzo Pellegrini. Nonostante un periodo opaco che si protrae da oltre un anno, il capitano giallorosso è ancora considerato tra i migliori centrocampisti italiani. Tuttavia, la sua situazione contrattuale – con un ingaggio da 4,5 milioni di euro più bonus – rende difficile un trasferimento immediato. Club come Inter e Napoli potrebbero farsi avanti, ma un’operazione di questa portata è più probabile in estate.
Sul fronte opposto, il sogno di riportare Davide Frattesi a Trigoria si scontra con le difficoltà di realizzare uno scambio che soddisfi entrambe le parti. Le complicazioni legate a valutazioni economiche, ingaggi e durata dei contratti lasciano pensare che anche questa trattativa troverà una soluzione solo nei mesi estivi.
Un futuro da definire: la variabile allenatore
Il tema del futuro tecnico della Roma aggiunge ulteriore incertezza al mercato. Claudio Ranieri, attuale guida giallorossa, ha suggerito che la squadra dovrebbe ripartire da tre punti fermi: Hummels, Paredes e Dybala. Tuttavia, il prossimo allenatore potrebbe avere idee diverse. Massimiliano Allegri, uno dei nomi caldi per la panchina, ha avuto rapporti complicati con Paredes durante la sua esperienza alla Juventus, mentre con Dybala non ha mai trovato l’intesa per un rinnovo. Anche Mats Hummels, intervistato recentemente, ha lasciato intendere che il suo futuro è ancora incerto e che deciderà solo in estate.
Un altro candidato alla panchina, Gian Piero Gasperini, potrebbe non essere il tecnico ideale per il difensore tedesco, viste le differenze tattiche che lo separano dal profilo del centrale ex Dortmund. La mancanza di una visione chiara rischia di ripetere errori già commessi, come accaduto con De Rossi, a cui è stata affidata una squadra non costruita su misura per il suo stile di gioco.
Una stagione da salvare e uno sguardo al futuro
Mentre il mercato invernale si sviluppa, la Roma si trova a metà di una stagione che richiede un deciso cambio di marcia. Ranieri, con la sua esperienza e la capacità di motivare, è chiamato a guidare la squadra attraverso un girone di ritorno che potrebbe essere decisivo per il futuro. La possibilità di un rinnovo per il tecnico dipenderà anche dai risultati ottenuti, compresa la sfida imminente contro la Lazio. Il derby, oltre a essere un’occasione per dimostrare il valore della squadra, potrebbe rappresentare uno spartiacque per il percorso dei giallorossi.
Con l’obiettivo di bilanciare una visione a lungo termine e le necessità immediate, il mercato della Roma si presenta come una complessa partita a scacchi, dove ogni mossa deve essere ponderata con attenzione. La speranza dei tifosi è che questa rivoluzione porti non solo nuovi volti ma anche una chiara identità di squadra.