Nainggolan, ex centrocampista della Roma, resta stupito di fronte alla situazione che sta vivendo la squadra giallorossa alla quale è ancora saldamente legato.
“Fa male vedere la Roma decima in classifica a 15 punti dalla Lazio. Nella Roma ho vissuto i miei anni migliori nei quali siamo sempre stati alti in classifica. Da quando sono andato via non è più andata in Champions”.
La sofferenza della Magica è sotto gli occhi di tutti, non di meno degli ex, come il centrocampista che evidenzia: “Ora sta migliorando, ma è ancora lunga. Ci sono tanti punti da recuperare e la situazione non è facile. Fa strano vedere tre allenatori che la pensano diversamente. Ci sono diverse cose che non sto capendo”.
Sull’esonero di De Rossi ci va giù duro: “E’ la testimonianza dell’incapacità della società. Il club ha fatto 3 anni di contratto a un allenatore che aveva raccolto tanti punti e poi l’annata successiva è stato cacciato via dopo 4 partite. Inspiegabile”.
Entrando sulle situazioni personali dei giocatori, Nainggolan sottolinea: “I leader sono quelli che ti tirano fuori dalle difficoltà. Leader non significa alzare le braccia quando c’è una rissa in campo e farsi vedere nei momenti dove ci sono dei confronti caldi durante la partita come fa spesso Mancini: quello è solo un aspetto dell’essere leader. Noi senza parlare ci guardavamo negli occhi e già sapevamo cosa fare: credo che questa cosa manchi all’attuale Roma”.
Sulla situazione di Pellegrini, invece ricorda: “All’epoca era giovane e si doveva inserire nella squadra ma lottava per entrarci dentro. Non lo conosco come un calciatore che soffre troppo la pressione, forse la fascia gli sta pesando”.