Tra febbraio e marzo arriveranno le sanzioni relative al Fair Play finanziario. Una situazione dalla quale dovrebbero essere escluse tutte le squadre eccetto la Roma.
Il nuovo sistema che prevede spese proporzionate alle entrate
Il nuovo sistema introdotto nel 2009 prevede che le spese dei club siano proporzionate alle entrate, prevenendo l’indebitamento eccessivo e scoraggiando gli investimenti esagerati. A chiarire meglio è stata la Gazzetta dello Sport che ha specificato che si basa non su “spendi quanto incassi”, ma “spendi quanto puoi permetterti”.
Il sistema si basa su quattro punti fondamentali
Un sistema che si basa su quattro punti: Lotta ai debiti, da pagare entro 90 giorni, con sanzioni immediate per chi sgarra; deficit triennale massimo di 60 milioni, spesa per stipendi, commissioni degli agenti e mercato fino al 70 per cento dei ricavi: un “salary cap” globale, perché quello per gli stipendi in Europa non è legale e sanzioni progressive in base alle violazioni e predefinite: i club sanno già a cosa vanno incontro.
La Roma è l’unica società a rischio
Se è emerso che la maggior parte dei club di serie A sono virtuosi, la Roma, invece, non navigherebbe in buone acque. Ossia avrebbe un debito di 600 milioni al quale se ne somma un ulteriore relativo all’ultimo anno, pari a 81 milioni di euro.
Il club giallorosso rischia l’esclusione dalle coppe
La società giallorossa ha tutto il 2025 per colmare il gap finanziario e cercare di chiudere l’anno con un deficit che non sia superiore ai 40 milioni, nel caso in cui non dovesse riuscire a raggiungere l’obiettivo il risultato sarebbe l’esclusione automatica dalle coppe per la stagione 2026/27.