Juric, dal giocatore le parole più dure: “Nessun dialogo, voleva soltanto…”

Il calciatore della Roma è tornato a parlare dell’esperienza con il tecnico croato: “Cercavamo di seguirlo ma non sempre ci siamo riusciti”

Luca Mugnaioli -
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Juric alla Roma – (RomaForever.it)

Se la Roma si ritrova a gennaio in questa posizione di classifica, lontana (per ora) da tutti gli obiettivi fissati ad inizio anno, lo deve purtroppo a Ivan Juric. E, per estensione, ai Friedkin che inspiegabilmente lo avevano chiamato per sostituire De Rossi. Non solo. Pur di difendere la loro scelta – giudicata da tutti sbagliata sin dall’inizio – hanno atteso e atteso, decidendo di allontanarlo soltanto quando la situazione rischiava seriamente di precipitare irrimediabilmente. Sia chiaro, non ce l’abbiamo con il tecnico dal punto di vista personale. Semplicemente, calcisticamente parlando, chiunque avrebbe capito che non era lui ciò che serviva in quel momento ai giallorossi.

Dal tipo di calcio professato, al curriculum che lo ha sempre accompagnato in carriera. Dopodiché anche lui ci ha messo del suo intestardendosi in alcune scelte – come quella di escludere sempre e comunque Hummels – e mandando in campo formazioni talvolta senza capo né coda. Dell’esperienza romana dell’ex Toro ad ogni modo è tornato a parlare in queste ore Gianluca Mancini che ha ripercorso in una lunga intervista i difficili momenti vissuti durante quel periodo.

Mancini, le rivelazioni su Juric sono nette: le sue parole

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Mancini torna a parlare dell’esperienza con Juric – (RomaForever.it)

Con lui abbiamo iniziato bene vincendo le prime partite” – esordisce Mancini – “quando è arrivato ci ha chiesto come stavamo e noi sinceri e schietti abbiamo risposto ‘male’. Eravamo delusi. Lui questo lo ha capito e lo ha apprezzato. E’ stata una persona che si è presentata bene, che ha cercato di tirarci su mettendo in pratica il suo modo di giocare”. Le difficoltà tuttavia, racconta il giocatore, sono iniziate quasi subito.

La squadra secondo me non era pronta a questo stravolgimento tattico. Tanto che quando ci ha salutati un po’ me lo ha confessato dicendomi ‘forse potevo alleggerire questo modo di pressare uomo contro uomo”, ha rivelato Mancini. Questioni di campo ma anche, se vogliamo, di campo: “Non c’è stato un dialogo col Mister” – sono le parole dure riferite dal calciatore – “lui è sempre andato dritto per la sua strada“. Che però, come tutti sappiamo, non era quella giusta.

Mancini: “Cambiare tre allenatori in otto mesi non è stato facile. Juric? Ci abbiamo provato ma…”

“Noi abbiamo cercato comunque di seguirlo, di fare quello che chiedeva, il suo modo di interpretare le partite. Ma non sempre la squadra ci è riuscita“, è la confessione di Mancini. Cambiare tre allenatori nel giro di otto mesi, tutti con idee diverse, è difficile. Non è una scusa, non è un alibi. Ma è difficile”.

Si torna poi alla terribile serata di Firenze: “Ci sono state delle discussioni, non mi nascondo. La Fiorentina ci ha massacrati e quando prendi cinque gol vorresti buttare giù i muri. Sei un fiume in piena. Però poi ci siamo riuniti e ci siamo detti: ‘questa è la strada che vuole il Mister e andiamo dritti’. Noi volevamo seguirlo” – e si ritorna al punto – “ma non eravamo pronti“. Quindi la chiosa finale: “Sono stati due mesi di tantissimi bassi e pochi alti che hanno compromesso la classifica di quest’anno”.