“Ho scelto la Roma per Daniele De Rossi“. E’ un Hummels lucido e trasparente che analizza a mente fredda questi primi mesi nella Capitale. Tantissimi bassi purtroppo, soprattutto sotto la gestione Juric, ma una ritrovata serenità con Claudio Ranieri che dopo settimane di oblio gli ha ridato luce e speranza. Tanto da fargli cambiare idea su un futuro, quello dell’addio, che a gennaio sembrava già scritto.
Del resto ci sono annate in cui va tutto storto, l’ex Dortmund ne è consapevole. Come quando torna sullo sfortunato esordio di Firenze. Ma in realtà le sue difficoltà nascono paradossalmente già al momento del suo arrivo a Trigoria quando il Mister che lo aveva fortemente cercato – e per il quale lui ha ammesso di aver scelto Roma rinunciando alle altre offerte – viene mandato via improvvisamente. “Il suo esonero è stato uno choc“, confessa Hummels. E da lì in avanti tutto è precipitato.
Hummels sull’esonero di De Rossi: “Ho detto no al Bologna per questo motivo. DDR…”
Sì perché, vale la pena ricordarlo, c’è stato un momento in cui Hummels in estate era stato vicino all’approdo nel nostro campionato, ma da un’altra parte. “Ho detto no al Bologna anche se avrebbe disputato la Champions perché non ero convinto al 100%. Mi avevano fatto un’ottima impressione, il Mister, lo staff, l’ambiente. Ma alla fine ho deciso di declinare l’offerta“, spiega il difensore.
“L’esonero di De Rossi è stato uno choc sia al livello personale che calcistico“ – prosegue il centrale – “anche perché è arrivato a nemmeno una partita dal mio arrivo. Avevo parlato anche con mio figlio per trovare delle soluzioni per facilitare il rapporto con lui ma il suo addio ha scombussolato tutti i piani”.
Hummels su Ranieri: “Mi ha detto che avrebbe puntato su di me”
Dopodiché c’è stata la terribile parentesi Juric. Sia per la Roma, sia per il giocatore. L’arrivo di Ranieri però ha cambiato tutto. Sentite cosa ha detto a questo proposito Hummels:
“Mi ha preso da parte già il primo giorno e ha cominciato a parlare dicendo che mi conosceva, che mi ha sempre seguito negli ultimi dieci anni. Mi ha subito detto che mi avrebbe fatto giocare e che avevo la sua fiducia, che gli piaceva il mio modo di giocare. Inoltre mi ha detto che aveva visto sia la semifinale che la finale dell’ultima Champions. Non aveva dubbi che avrei avuto un ruolo importante con lui”.