L’anno difficile appena terminato, il derby (ripensando alla famosa ‘bandiera’), il racconto degli esoneri, ben tre a poca distanza l’uno dall’altro. Mourinho, De Rossi, poi Juric, ora Ranieri. Gianluca Mancini si racconta a 360° analizzando il particolare momento che sta vivendo il mondo romanista reduce da un 2024 che ha catapultato squadra e tifosi in una specie di frullatore. Frullatore che, per il momento, forse soltanto adesso Claudio Ranieri è riuscito a mettere in “pausa”. Cercando di far tornare al suo posto ogni cosa.
Il difensore è lucido nel ricostruire passo dopo passo questi ultimi mesi complicati rivelando alcuni retroscena che ci aiutano a capire meglio cosa sia successo realmente dentro Trigoria in questi ultimi tempi. E il primo riferimento non può che andare al burrascoso addio di DDR che ancora oggi, a distanza di settimane, nessuno riesce ancora a spiegarsi.
Esonero di De Rossi, Mancini svela tutto: “Ho ricevuto la notifica sul cellulare mentre…”
Mancini ripercorre quindi quel giorno che, alla resa dei conti, ha segnato il punto di non ritorno della storia recente giallorossa. “Stavo facendo le analisi del sangue e ho letto sul cellulare la notifica che era stato esonerato De Rossi“, racconta il difensore. “Siamo rimasti tutti stupiti, ci chiedevamo come fosse stato possibile. Nello spogliatoio tanti nuovi avevano gli occhi spalancati“.
“Riunioni con la società? Ci sono stati degli incontri con qualche giocatore” – ha proseguito Mancini – “però non ci è mai stato chiesto dell’allenatore. Ci è stato chiesto il motivo per cui nelle prime quattro partite avevamo fatto solo tre punti. E ai più esperti era stato chiesto se ci fossero problemi nello spogliatoio anche con i nuovi arrivati. Ad ogni modo in sei anni a me non è mai stato chiesto un parere su nessuno. Dopo queste riunioni ci siamo confrontati per capire se a tutti erano state chieste le stesse cose ed era stato così“.
De Rossi – Lina Souloukou: Mancini rivela tutto
Mancini torna anche sui presunti contrasti sorti tra De Rossi e Lina Souloukou. “Avvisaglie della crisi tra DDR e l’ex CEO? E’ stato inaspettato per tutti, ma specialmente per noi giocatori. Ma sinceramente non ho avvertito frizioni tra loro. Quando due persone sono in conflitto si nota, ma nulla sembrava portare a un esonero così brusco”.
Il difensore parla anche delle motivazioni ricevute in merito a quella decisione così improvvisa. “Noi che stiamo da più tempo qua a Roma abbiamo fatto gruppetto e siamo andati a chiedere spiegazioni. Ghisolfi e l’ex CEO ci hanno detto che la scelta era stata presa per il bene della Roma. Quello che poi avete letto nel comunicato. A quel punto abbiamo detto ai compagni che bisognava andare avanti. Per il bene di tutti”.