Il 2024 è stato un anno tumultuoso per la Roma, segnato da un susseguirsi di cambi in panchina e da un percorso altalenante che ha visto la squadra oscillare tra sogni europei e incubi di classifica. Quattro allenatori hanno guidato i giallorossi nel corso dell’anno: da José Mourinho a Claudio Ranieri, passando per Daniele De Rossi e Ivan Juric. Un vortice di transizioni che ha reso difficile mantenere stabilità in campo e fuori. Nonostante tutto, tra le ombre di una stagione difficile, c’è una luce che brilla sempre più forte: quella di Mile Svilar.
Un portiere divenuto insostituibile
Arrivato nel 2022 con molte aspettative, Svilar ha vissuto un percorso di crescita graduale. Nel 2024, però, è riuscito a prendersi la titolarità tra i pali della Roma, imponendosi come uno dei giocatori più importanti della rosa. L’opportunità gli è stata concessa da De Rossi, che ha deciso di puntare sul giovane portiere belga durante il suo breve periodo alla guida del club. Da allora, nessuno degli allenatori successivi ha osato metterlo in discussione.
La gara contro il Milan di ieri è stata l’ennesima dimostrazione del suo valore. Svilar ha brillato con una serie di parate decisive, che gli sono valse il premio di MVP del match. Interventi prodigiosi, come quelli su Bennacer e Chukwueze, hanno permesso alla Roma di strappare un punto fondamentale in una sfida combattuta fino all’ultimo istante.
Numeri da top player
I numeri raccontano molto della straordinaria stagione di Svilar. 54 parate in stagione lo collocano davanti a portieri di spessore come Sommer, Di Gregorio e Carnesecchi, che pure militano in squadre con difese più solide. Ma il dato che impressiona di più è quello legato agli expected goals (xG). Secondo le statistiche, la Roma avrebbe dovuto subire 28,5 gol in questa stagione, ma grazie agli interventi di Svilar, il dato reale si ferma a 24 reti. Una differenza che dimostra quanto il portiere abbia fatto la differenza nei momenti cruciali.
Non è solo una questione di numeri, però. Svilar ha dimostrato di essere un leader silenzioso, capace di trasmettere sicurezza a una difesa spesso in difficoltà. Nonostante le incertezze della squadra, lui è rimasto una certezza, offrendo prestazioni di alto livello con regolarità.
Un contratto da rivedere
C’è, però, un nodo che la Roma dovrà affrontare nei prossimi mesi: il rinnovo del contratto di Svilar. Attualmente legato al club fino al 2027, il portiere guadagna appena 1 milione di euro a stagione, una cifra che lo colloca tra i giocatori meno pagati della rosa. Per fare un confronto, il suo stipendio è lo stesso di quello di Dahl e inferiore a quello di giocatori come Saud Abdulhamid e Shomurodov, che non hanno avuto lo stesso impatto.
Questa situazione rende urgente una revisione del contratto, non solo per premiare il rendimento del portiere, ma anche per blindarlo dagli interessi di altri club. Con l’apertura del mercato estivo, è inevitabile che squadre di alto livello inizino a bussare alla porta della Roma per provare a strapparlo ai giallorossi. Arrivato a parametro zero, Svilar ha visto il suo valore crescere esponenzialmente, e la Roma rischia di perdere un patrimonio se non agirà per tempo.
Un futuro da costruire insieme
La permanenza di Svilar, però, non dipenderà solo da un aumento di stipendio. Il portiere belga ha dimostrato di essere ambizioso, e il progetto tecnico della Roma sarà un elemento chiave nella sua decisione. Dopo un anno segnato da tante difficoltà, il club dovrà lavorare per costruire una squadra competitiva, capace di garantire continuità e ambizioni europee.
Claudio Ranieri, da parte sua, ha già fatto capire quanto Svilar sia fondamentale per il presente e il futuro della Roma. “È un portiere che può fare la differenza”, ha dichiarato l’allenatore. Le sue parole confermano l’importanza di trattenere un giocatore che, nonostante la giovane età, è già diventato un leader.
Un valore inestimabile per la Roma
Svilar rappresenta molto più di un semplice portiere per la Roma. È un simbolo di speranza in un anno complicato, un giocatore che ha saputo emergere tra le difficoltà e che ha contribuito in modo determinante a tenere la squadra a galla nei momenti più critici. Il suo contributo non si misura solo in parate, ma anche nella fiducia e nella stabilità che è riuscito a trasmettere a tutto l’ambiente.
La Roma ha davanti a sé una sfida importante: confermare Svilar come punto fermo per gli anni a venire. Il rischio di perderlo è reale, e il club non può permettersi di farsi sfuggire un giocatore che ha dimostrato di avere il potenziale per diventare uno dei migliori portieri in Europa.