In vista della trasferta di San Siro, domenica 29 dicembre, Claudio Ranieri oggi è stato in conferenza stampa da Trigoria, per rispondere alle domande dei giornalisti.
La Roma cerca la vittoria in trasferta
La gara sarà essenziale per tornare alla vittoria dopo otto mesi di sconfitte fuori casa e il mister giallorosso conta di poter finalmente interrompere questa sequenza negativa.
Gli assenti tra i giallorossi
Anche in questa occasione sarà assente Bryan Cristante che ha riportato una lesione ai legamenti della caviglia, mentre resta in forse la presenza di Niccolò Pisilli fermo da giorni a causa di una sindrome influenzale.
Formazione e modulo di gioco contro il Milan
A sir Claudio sono state, come sempre, formulate domande in merito alla formazione che intende schierare in campo e al modulo di gioco al quale ricorrerà, anche se sembra ormai consuetudine del tecnico schierare un 3-4-2-1 che ritiene più efficace per i suoi uomini. In ogni caso, l’allenatore della Roma, seppure fornendo notizie in merito alla squadra, non s’è addentrato su dettagli relativi alla partita.
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Come sta Cristante? Quando recupererà? In relazione alla partita con il Parma, il rendimento è stato alto. Contro il Milan può essere più funzionale schierare un centrocampista in più e un trequartista in meno?
Sulla seconda domanda, sapete che decido sempre la sera prima della partita, quindi domani vedrò. Gli altri hanno recuperato tutti, per quanto riguarda Cristante, per quanto riguardano le critiche sui nostri dottori, voglio spezzare una lancia in loro favore, hanno fatto subito quel che dovevano fare.
L’allenamento aperto il 1 gennaio è anche questa una forza in più per la Roma?
I nostri tifosi sono il nostro sangue. Sono quelli che ci danno la forza, il sostegno per andare avanti. Un conto è essere professionisti con un pubblico che ti sostiene, altro è non averlo. Quando mi è stato chiesto se era il caso di aprire le porte soprattutto ai bambini, ho risposto subito di sì.
È più complessa la missione di Paolo Fonseca al Milan o di Ranieri alla Roma?
Credo che gli allenatori quando prendono le squadre in mano hanno sempre dei problemi da affrontare, sta a ciascuno superarle. Dipende dalle piazze e dagli addetti ai lavori. Io sono stato fortunato perché ho trovato giocatori splendidi che sono a mia disposizione. So che un compito doppiamente gravoso ma lo sto portando avanti con entusiasmo e amore.
Ha definito Hummels e Paredes imprescindibili. Ci mette anche Dybala? Ciascuno per ruolo ovviamente. Sono tutti in scadenza di contratto. L’allenatore di oggi e il dirigente di domani vuole che questi tre giocatori facciano parte anche della squadra di domani?
Sicuramente sì.
Il Milan ha un giocatore, Reijnders che sta facendo molto bene, ha idea di mettere qualche giocatore che possa limitarne le giocate?
Il Milan ha tutti giocatori fortissimi e particolari, penso sia uno sforzo di tutta la squadra che deve stare attenta nel caso perde palla. A noi è chiesta una super partita.
Come si deve approcciare mentalmente la sua squadra alla partita contro il Milan e la Lazio? Che carica in più sta dando ai suoi uomini per affrontare queste partite?
Io cerco di dare serenità, tranquillità. Durante gli allenamenti metto tutto me stesso, chiedo il massimo da loro e non sono mai contento. In questa contro il Milan si caricano da soli, vogliono giocare tutti e dare il meglio. Importante è dare tutto fino alla fine e poi vediamo il risultato, le opportunità che avranno loro e che avremo noi. I particolari spesso fanno il risultato…
Mi può dire a che punto è la scelta del Ceo e se lei è coinvolto?
Non sono coinvolto, io sono coinvolto solo nell’aspetto tecnico della società sportiva, non entro in questi aspetti che spettano alla società.
La sua posizione e la posizione del club sul mercato di gennaio in merito a Pellegrini.
Il giocatore gode di tutta la mia fiducia, quindi se arrivano offerte le valuteremo come tutte le altre. Io mi auguro che Lorenzo possa restare con noi, ma deve essere contento anche lui che è la cosa più importante.
C’è un altro giocatore che secondo me è un ‘monumento’ della Roma: Mile Svilar. Ci parla lei? Propone azioni offensive, a chi potrebbe essere paragonato?
Lasciamo stare i paragoni. Sta facendo molto ma molto bene. Può iniziare l’azione da dietro, ma anche fare lanci lunghi. Lui, così come gli altri giocatori sono liberi. In campo ci sono loro, noi allenatori possiamo gridare, ma poi decidono loro, interpretano a seconda dell’esperienza. Il portiere poi ha in mano l’andamento della gara e sa quando può accelerare o rallentare.
Su Saelemaeker, state lavorando per la conferma? Lei ha questa intenzione?
S’è ambientato benissimo a Roma ed è uno dei giocatori che vogliamo tenere. C’è una questione aperta anche con Abraham, vediamo come svilupperanno le cose.
L’ultima partita non ha fatto cambi, questa settimana come hanno reagito i giocatori che non sono entrati? Ha visto la stessa partecipazione o è stato più difficile allenarli?
In quell’occasione stavano tutti spingendo, giocavano bene, non mi è sembrato necessario fare dei cambi e ho deciso di continuare così.