Non basta una vittoria per cancellare certe ombre. È questo il pensiero di Antonio Felici, giornalista di France Football, che, intervenendo a Teleradiostereo 92.7 nella trasmissione Te la do io Tokyo, ha analizzato la situazione attuale della Roma.
“Considerato l’avversario, la Roma ha fatto un quarto del suo dovere”, ha dichiarato senza giri di parole. Secondo Felici, la vittoria contro una squadra nettamente inferiore come la Sampdoria non può essere motivo di entusiasmo. La partita di Como, che ha evidenziato fragilità e mancanza di intensità, continua a pesare come un macigno sul giudizio complessivo.
Felici ha poi spostato l’attenzione sul prossimo impegno dei giallorossi, la partita contro il Parma all’Olimpico. “Col Parma voglio tre punti senza discussione”, ha dichiarato con fermezza, sottolineando l’importanza di ottenere risultati contro squadre di livello inferiore. Ma il giornalista non si è fermato qui: per lui è fondamentale che la Roma dimostri di poter competere anche contro formazioni di calibro superiore, come il Milan, e di non limitarsi a una stagione fatta di alti e bassi insopportabili.
La critica non è rivolta solo alla squadra, ma anche all’intero sistema che sembra mancare di una visione chiara. Felici ha evidenziato la necessità di uscire dalla spirale di prestazioni altalenanti che ormai caratterizzano la Roma, una condizione che rischia di minare la fiducia della tifoseria e la credibilità del progetto tecnico.
Felici ha anche appoggiato le recenti dichiarazioni di Claudio Ranieri, che ha espresso preoccupazione per il futuro della squadra. Il tecnico ha posto l’accento su un punto chiave: come convincere un grande allenatore a prendere in mano una squadra devastata a fine stagione? “Non è un problema di ingaggio”, ha sottolineato il giornalista, spiegando che il nodo centrale è la condizione della rosa.
Secondo Felici, la Roma si trova in una posizione difficile: “Se arrivi con una squadra che ha bisogno di 4-5 ritocchi di alto livello, puoi sperare di essere competitivo già dal mercato estivo. Ma se arrivi con la necessità di fare un repulisti totale, non basta una sessione di mercato”. Le parole di Felici riflettono una realtà amara: i giallorossi rischiano di affrontare un periodo di transizione lungo e complicato, a meno di un cambiamento drastico.
Un altro punto cruciale dell’analisi di Felici riguarda la responsabilità dei giocatori. “Si stanno giocando l’osso del collo loro, ma anche quello della Roma”, ha dichiarato. Il giornalista non nasconde il suo scetticismo nei confronti di un gruppo che, secondo lui, non ispira fiducia. La prestazione contro il Como è stata emblematica di un atteggiamento pressappochista inaccettabile, e Felici ritiene che la rosa attuale non abbia dimostrato di avere il carattere necessario per affrontare le sfide future.
Per la Roma, ogni partita da qui alla fine della stagione sarà un banco di prova decisivo. “Se a fine stagione mi presento solo con le macerie, come posso rompere le scatole a un top?”, si chiede il giornalista, sintetizzando il rischio che la Roma corre nel caso non riesca a costruire una base solida per il futuro.
Nonostante le critiche, Felici lascia intravedere un barlume di speranza. Se la Roma riuscirà a chiudere la stagione con dignità, potrà presentarsi al prossimo mercato con l’ambizione di attrarre un grande allenatore e rinforzare la rosa in modo mirato. Ma per arrivarci, sarà necessario un cambio di mentalità, oltre che di prestazioni sul campo.
Le parole di Felici sono un monito per la Roma, un invito a non accontentarsi del minimo indispensabile. La squadra ha ancora tempo per invertire la rotta, ma la strada è stretta e ogni errore rischia di compromettere ulteriormente una stagione già complicata.