Si parla di calciomercato in chiave Roma all’indomani della vittoria – prevedibile ma non scontata visto il periodo – arrivata in Coppa Italia contro la Sampdoria. La copertina però se l’è presa però proprio il mercato, soprattutto a seguito delle parole rilasciate da Ghisolfi prima della partita e poi da Ranieri al triplice fischio. Il primo riferimento non può che andare allora a Dybala dato che la società, di fatto, ha dichiarato di essere pronta ad ascoltare eventuali proposte qualora dovessero arrivare. Insomma, se qualcuno si aspettava una presa di posizione netta, magari per togliere l’argentino dal mercato, è rimasto deluso. Dato che è avvenuto l’esatto contrario.
Il discorso però è più ampio. Sì perché dopo il messaggio lanciato dai Friedkin in occasione della debacle contro il Como molti giocatori sono ritornati in discussione. Specie la cosiddetta ‘vecchia guardia’, al di là del singolo caso legato alla Joya. Da Pellegrini a Zalewski, da Celik a Cristante, fino ad arrivare a Mancini e Paredes. La sensazione è che da qui a gennaio, ovviamente non tutti insieme s’intende, diversi senatori potrebbero cambiare aria nel nome di una nuova, l’ennesima, rivoluzione americana.
Calciomercato Roma, le parole di Roberto Pruzzo sono nette
Del mercato ha parlato stamattina in radio anche un grande ex della storia giallorossa, Roberto Pruzzo, attaccante del secondo scudetto. “Sento parlare di epurazioni, vecchia guardia, giovane guardia” – ha commentato il bomber – “l’importante è che arrivino i rinforzi giusti per tirarsi fuori da questa classifica che è veramente penalizzante“. In tal senso la strada tracciata dalla società – di concerto con Ranieri s’intende – sembra essere chiara: a gennaio arriveranno almeno due difensori, un esterno e un centrale (forse due se Hermoso dovesse andar via), e un vice Dovbyk al posto di Shomurodov.
“Prendere per prendere non serve a nulla“, il monito, che condividiamo, lanciato da Ranieri. Come avvenuto già in estate però molto dipenderà da come verrà gestito nuovamente il caso Dybala. L’attaccante resterà? Andrà via? L’importante, a nostro avviso, sarà prendere una decisione subito e non trascinarsi la questione per tutto gennaio. La Roma non può permetterselo considerando il grande lavoro che dovrà essere fatto.
Pruzzo: “E’ più facile piazzare Dybala a 8 milioni di ingaggio che tutti gli altri. Ma chi se li prende questi?”
Del resto nessuno finora è stato in grado di quantificare l’esatto valore di questa rosa. Certo, l’attuale organico giallorosso non vale questa posizione in classifica ma è difficile dare comunque un valore più o meno ‘realistico’ a questi giocatori. La Roma di oggi ha infatti un mix di profili – alcuni dei quali da considerare ‘campioni’ sulla carta – che a fronte di un valore di acquisto molto alto o di un ingaggio ricchissimo percepito, in campo stanno rendendo poco o nulla.
E non può essere soltanto colpa degli allenatori considerando che da inizio anno a Trigoria ne sono passati già quattro. Un paradosso che Roberto Pruzzo ha spiegato benissimo così:
“Oggi è più facile piazzare altrove Dybala ad un ingaggio da 8 milioni che tutti gli altri. Una squadra ti metti lì e per lui la trovi, in Sud America, nel nord Europa, o in Arabia, sono sicuro, anzi sicurissimo. Dybala infatti è il problema minore. Il problema sono tutti gli altri che hanno degli ingaggi elevati. Ci sono tutta una serie di giocatori che guadagnano tanto, ma chi se li prende quei calciatori lì?“.