Ranieri dà indicazioni durante la partita di Coppa Italia - (RomaForever.it)
La Roma liquida come da pronostico la matricola Sampdoria e vola ai quarti di finale di Coppa Italia dove troverà il Milan. Considerando il particolare momento tuttavia giusto non dare nulla per scontato e mettere subito in chiaro vittoria e passaggio del turno. I giallorossi, da questo punto di vista, hanno regolato subito la “pratica” allentando soltanto nella ripresa la pressione fino a subire un gol francamente evitabile. Ma l’unica cosa che contava era il passaggio del turno. Dunque bene così.
Diverse le note positive della serata, su tutti il ritorno al gol – due per la verità (e che potevano essere anche di più) – di Artem Dovbyk che non segnava da inizio novembre. In rete anche Baldanzi e Shomurodov, mentre male, purtroppo, ancora una volta Mario Hermoso, corresponsabile insieme a Celik del gol blucerchiato. Rotondo ad ogni modo il punteggio finale: un 4-1 che permetterà adesso a Ranieri di preparare al meglio l’importantissima sfida di domenica prossima contro il Parma in campionato.
Che vittoria è stata quella di stasera? Sia rispetto al valore dell’avversario ma anche considerando il momento…
“Sicuramente non stiamo attraversando un bel periodo. Dovevamo rispondere dopo il secondo tempo col Como, i ragazzi oggi hanno fatto una prova di determinazione. Come chiedevo e chiedo sempre del resto. Perché questa squadra ha qualità ma da sola non basta nel calcio di oggi. Serve metterci di più. Sono sincero: quel secondo tempo non me lo aspettavo, spero sia stato solo un incidente di percorso”
Contento per Dovbyk?
“Sì, il ragazzo non si sta allenando come dovrebbe ma non perché non vuole ma perché ha avuto mille problemini, quando l’influenza, quando il ginocchio e questo non ti fa lavorare bene. Ma i gol ti aiutano chiaramente”.
Considerando che la stagione è ancora lunga, non pensi sia sbagliato parlare del nuovo allenatore?
“Hai ragione ma i media devono creare atmosfera e interesse. Più se ne parla e meglio è. Se ci fanno le domande noi rispondiamo (ride, ndr). E’ come quando ho risposto dicendo ‘ma perché io non sono buono come allenatore?’ A parte gli scherzi è ovvio che noi siamo concentrati sul campo. Anche perché se la Roma non si riprende tu non puoi andare a rompere le scatole a un top manager. Roma non è una piazza per tutti. Abbiamo bisogno di un tecnico che conosca questo nostro mondo, che sappia vivere e sostenere le ambizioni dell’ambiente”.