Daniele De Rossi, ex capitano ed ex allenatore della Roma, nella sua lunga intervista a The Overlap ha parlato del suo amore per il calcio, dei suoi progetti futuri e di quando e come è nata la decisione di diventare allenatore.
“Ho capito molto presto che volevo fare il tecnico – ha confessato DDR -. Negli ultimi anni di carriera studiavo le partite fingendo di doverle preparare. Il calcio cambia: se penso ai consigli di Capello o di Lippi di 20 anni fa, sono cose che non esistono più. Ricordo che Capello e Guardiola avevano discusso quando Pep era a Roma. Credo non andassero d’accordo per le idee calcistiche”.
Per quanto riguarda i suoi progetti futuri, De Rossi ha confessato: “Mi piacerebbe allenare in paesi diversi, specialmente in Inghilterra. E poi vorrei tornare al Boca Juniors. Sono innamorato degli Xeneizes. Forse perché sono simili a noi, ma completamente pazzi. Lì il calcio è una religione. Ho giocato anche un derby contro il River Plate: è diverso da quello di Roma. È qualcosa di più. Subito dopo il fischio d’inizio abbiamo iniziato a lottare. Abbiamo preso qualcosa come 12 gialli. È finita 0-0″.
L’esperienza in Argentina per l’ex capitano giallorosso è stata indimenticabile: “Abbiamo perso contro i Millonarios la semifinale di Copa Libertadores e lì ho visto la più grande dimostrazione di amore della mia vita. I tifosi si sono alzati ad applaudirci nonostante la sconfitta. Piangevano, ma erano orgogliosi di noi”.