Le parole di Ciccio Graziani risuonano come un monito per la Roma, incapace di reagire dopo la sconfitta contro il Como. L’ex attaccante, intervenuto ai microfoni di Retesport, non ha risparmiato critiche alla squadra e al suo atteggiamento in campo, sottolineando una mancanza di grinta e determinazione. “La Roma è ricaduta nel tunnel in cui non si vede luce”, ha dichiarato Graziani. “Il primo tempo non mi era dispiaciuto, ma nella ripresa la prestazione è stata imbarazzante contro un Como scadente. Senza grinta, senza mordente. Ma cos’è questa roba? Fossi stato in Ranieri, avrei rincorso tutti i calciatori”.
Graziani ha puntato il dito contro i giocatori, accusandoli di non avere la personalità necessaria per reagire nei momenti difficili. “Non vedo un leader che dia una svegliata al resto della squadra”, ha proseguito l’ex campione del mondo. “Il modo in cui la Roma ha affrontato il secondo tempo è vergognoso. Non c’è nessuno che prenda in mano la situazione”.
Anche le scelte tecniche e i cambi effettuati durante la partita non hanno convinto Graziani: “Tutti i cambi male. Mancini vorrebbe giocare tutte le domeniche, ma esiste il turnover. E Dybala? Mi sembra la controfigura di Baldanzi, che forse adesso è pure meglio”. Un’affermazione provocatoria che sottolinea la delusione nei confronti delle prestazioni degli uomini chiave della squadra.
Le osservazioni di Graziani non si sono limitate ai giocatori, ma hanno coinvolto anche Claudio Ranieri. L’ex tecnico della Nazionale ha chiesto un atteggiamento più severo e deciso da parte dell’allenatore giallorosso: “Vorrei vedere Ranieri più incazz*to. Bisogna usare il pugno duro, altrimenti non se ne esce”.
Secondo Graziani, il tecnico deve prendere una posizione netta per cercare di scuotere una squadra che sembra incapace di reagire: “Se ci fosse anche una contestazione, questo gruppo se la farebbe sotto. Serve qualcuno che faccia capire che così non va”.
Un altro tema sollevato da Graziani riguarda il rendimento dell’attacco. Dovbyk, acquistato in estate con grandi aspettative, non ha ancora dimostrato il suo valore: “Quando non gioca ci si chiede il perché, poi lo si vede in campo”. Parole che mettono in evidenza i dubbi sulle scelte di formazione e sulla capacità della squadra di essere incisiva in fase offensiva.
La crisi della Roma non è solo nei risultati, ma anche nell’atteggiamento della squadra. Le parole di Graziani riflettono il pensiero di molti tifosi, delusi da una stagione che appare sempre più anonima e priva di direzione. Se la squadra non troverà presto una svolta, il rischio di perdere ulteriori posizioni in classifica diventa sempre più concreto.