Quando il cronometro supera il 90° minuto, alla Roma scatta un campanello d’allarme che sembra ormai impossibile ignorare. I numeri non mentono e raccontano una realtà preoccupante: tre gol subiti nei minuti di recupero piazzano i giallorossi al secondo posto in Serie A, dietro solo al Como, per reti incassate nei finali di partita. Se si aggiungono le sei reti prese nell’ultimo quarto d’ora, il quadro diventa ancora più allarmante. La squadra di Ranieri fatica a reggere nei momenti decisivi, mostrando una fragilità fisica e mentale che sta pesando come un macigno sulla stagione.
La situazione è figlia di diverse cause che si intrecciano: la tenuta atletica non regge nei minuti conclusivi e la lucidità dei giocatori crolla di pari passo. Basta un episodio negativo, come il gol di Karlsson o quello di Zaniolo, per mandare in tilt la squadra. La Roma subisce il colpo e fatica a rialzarsi, mostrando una reazione lenta e poco efficace che lascia campo libero agli avversari.
Ranieri si trova a fare i conti con una rosa che sembra aver smarrito la brillantezza fisica e mentale necessaria per affrontare partite combattute fino all’ultimo secondo. La gestione dei cambi appare insufficiente: con giocatori chiave fuori forma o ancora lontani dalla condizione ottimale, il tecnico ha spesso poche soluzioni affidabili da giocarsi nei momenti cruciali.
Oltre alla tenuta atletica, pesa anche un vuoto di leadership evidente. Nei momenti di difficoltà manca un giocatore capace di prendere per mano la squadra e guidarla fuori dalle sabbie mobili. La Roma sembra nervosa, stanca e vulnerabile: nei finali appare quasi paralizzata dal peso delle aspettative e incapace di reagire con ordine e carattere.
Il calendario non concede pause e le sfide contro Milan e Lazio sono già alle porte. Ogni punto perso può trasformarsi in un macigno insostenibile per la squadra, e la Coppa Italia contro la Sampdoria rappresenta già un banco di prova importante. Ranieri dovrà trovare una soluzione rapida, perché la Roma non può più permettersi di crollare nei finali.
Servirà un cambio di marcia, sia dal punto di vista fisico che mentale. La disciplina, la freschezza atletica e un nuovo spirito di squadra dovranno essere i punti di partenza per affrontare le prossime sfide con maggiore solidità. Ranieri ha il compito di ridare fiducia a un gruppo che sembra aver perso coraggio, mentre ai senatori della squadra spetta il compito di ritrovare quella leadership necessaria per gestire i momenti più delicati.
La Roma deve imparare a gestire i finali di partita con freddezza e concentrazione, evitando di trasformare il 90° minuto in una sentenza amara. Per Ranieri e i suoi uomini, è arrivato il momento di dare una scossa alla stagione. I tifosi chiedono una squadra che combatta fino all’ultimo secondo e non si lasci schiacciare dalla paura. La risposta, ora, deve arrivare sul campo.