Se c’è un volto copertina in Roma Braga di stasera è quello di Saud Abdulhamid. L’esterno arabo, in un sol colpo (anche se già sabato sera si era reso protagonista, al netto dell’errore commesso nel primo tempo) si è scrollato di dosso l’etichetta di acquisto “esotico”, buono forse più per il marketing che per altro. No, forse, sotto, sotto, c’è qualcosa di più.
Del resto, è inutile negarlo, chiunque aveva fatto della facile ironia commentando il suo arrivo in Italia e in particolare a Trigoria. Non a caso, ricorderete, si era registrata una levata di scudi sui social dal suo paese per difenderne l’immagine.
Ora però, grazie al suo progressivo adattamento alla nostra dimensione, non solo calcistica, qualcosa potrebbe cambiare. Intanto nella considerazione nei suoi confronti: Saud Abdulhamid non è più oggi un semplice “oggetto misterioso” ma va considerata come un’alternativa a tutti gli effetti che Ranieri potrà scegliere all’occorrenza da qui in avanti. Ma siamo sicuri che finisca tutto qui? Cerchiamo di approfondire la questione.
Abdulhamid, il messaggio alla Roma è chiaro
Da tempo infatti si parla della necessità da parte della società giallorossa di acquistare un terzino destro. Un ruolo che, effettivamente, soprattutto in termini qualitativi, alla Roma manca. Non a caso a gennaio sarà proprio qui che il club giallorosso farà la prima operazione. Probabilmente però non era stata ancora considerata la variabile Abdulhamid. Dopo stasera tuttavia qualcosa potrebbe cambiare.
Forse, anzi sicuramente, il colpo verrà fatto lo stesso. Nel senso che comunque Saud ne dovrà fare di strada per conquistarsi un posto fisso – anche un domani – in questa società. Tuttavia, come amiamo ripetere spesso, ci sono da considerare sempre le contingenze del momento. Che poi nel calcio sono l’unica cosa che contano. E le contingenze ci dicono che per ora l’esterno arabo non è da meno di Celik. Anzi.
Ranieri su Abdulhamid: cambia il calciomercato della Roma a gennaio? Facciamo il punto
Claudio Ranieri, dal canto suo, si è detto molto soddisfatto della sua “freccia” (così l’ha definita in conferenza stampa, ndr) e che se avesse avuto più tempo a disposizione, magari delle amichevoli per provarlo, parafrasando le sue parole, forse avrebbe giocato anche prima. “Anche nelle altre gare mi dicevo: ‘lo metto? Non lo metto? Perché non sapevo come avrebbe potuto reagire“, ha ammesso sir Claudio subito dopo Roma Braga.
Il “timido” Saud – che non voleva andare davanti alle telecamere per la classica intervista post partita – si è però guadagnato allenamento dopo allenamento la fiducia del tecnico. E se ancora magari non ha il piglio per parlare in tv, in campo sta facendo intravedere qualcosa di buono.
“Vedevo quanto spingeva e quanto si impegnava ma c’erano le partite contro Napoli e Atalanta e potevano esserci dei rischi a gara in corso” – ha proseguito Ranieri nell’analizzare il momento del ragazzo – “Allora oggi ho detto ai suoi compagni: ‘guardate quanto è veloce, diamogli la palla al momento giusto. Stasera direi che lo abbiamo conosciuto meglio”.
Quale sarà allora il futuro del calciatore alla Roma? Come detto è ancora presto per dirlo. E comunque, a prescindere, i giallorossi da quella parte prenderanno qualcuno. Ma chiunque arriverà – se dovesse continuare così – dovrà ben guardarsi le spalle.