Paulo Dybala è tornato. Ranieri, in modo intelligente, ha saputo gestirlo al meglio re-inserendolo progressivamente nei meccanismi della squadra. Dal momento del suo arrivo a Trigoria sir Claudio ha preso in mano la situazione col calciatore predisponendo un piano di impiego progressivo che ha avuto una sola eccezione in quei famosi 5 minuti di Napoli che non ci sarebbero in realtà dovuti essere. “Lì ho provato a giocare il tutto per tutto, magari ci regalava un’invenzione nel finale“, aveva poi ammesso il tecnico.
Dopodiché tutto si è svolto come da programma: un tempo contro il Tottenham, la sfida successiva contro l’Atalanta e infine sabato sera contro il Lecce dove l’attaccante ha giocato l’intera partita. Completando così il suo percorso. E il rendimento? Sebbene l’argentino non abbia ritrovato ancora il gol (Dybala è fermo a 2 centri stagionali, ndr) le sue prestazioni sono andate di pari passo col minutaggio che Ranieri gli ha concesso. Ovvero in crescendo.
Il momento di Dybala alla Roma: tra il rinnovo più vicino e la centralità nella squadra di Ranieri
Finalmente infatti la Joya è tornata ad illuminare il campo con i suoi lampi di classe. Quelli che, purtroppo, erano completamente scomparsi negli ultimi tempi. E’ chiaro a tutti infatti che per uscire dalla crisi i giallorossi avranno necessariamente bisogno di lui. Non a caso la vittoria contro il Lecce, che mancava in campionato da ben quattro partite (ma in realtà la Roma ne aveva perse sei nelle ultime sette giocate), ha coinciso con il suo rientro a pieno regime.
Insomma, la “cura Ranieri” sul giocatore sembra stia dando i suoi primi frutti. Intanto, come vi abbiamo raccontato stamattina, la questione legata al suo contratto inizia a chiarirsi e potrebbe aprire anche scenari inaspettati per il suo futuro in giallorosso (leggi qui il nostro approfondimento). Il peggio è dunque alle spalle? Non proprio. Vediamo perché.
Ranieri su Dybala: “Sembra star bene ma ci sono due partite ravvicinate”
Sì perché il tecnico romano ha troppa esperienza per lasciarsi cadere preda dell’euforia. Questo perché con Dybala, purtroppo, le insidie sono sempre dietro l’angolo. Quei famosi “ma”, in un modo o nell’altro, ritornano sempre. “La gestione del ragazzo è delicata”, ha quindi frenato in conferenza stampa alla vigilia di Roma Braga l‘allenatore giallorosso.
“Adesso sembra star bene fisicamente, ha giocato 90 minuti. Ma ci sono due partite ravvicinate“. E si ritorna al punto di partenza. “Con alcuni giocatori dovrò capire bene, deciderà tra stasera e domattina come sempre. La partita in coppa è importante, ma è importante anche il Como domenica. Per cui vedrà quello che dovrò fare“. Insomma, ok l’entusiasmo ma senza dimenticare la prudenza. Che, ahinoi, con Dybala non è mai troppa…