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Rilancio Friedkin e tifosi avvisati: annuncio UFFICIALE, parole chiarissime

La famiglia americana non ha alcuna intenzione di mollare la presa: nonostante la contestazione sono pronti a rilanciare. E ieri sera è stato mandato un messaggio che non lascia dubbi

I tifosi ancora non hanno ricucito il loro rapporto coi Friedkin. Questo appare evidente ed è forse perfino superfluo ricordarlo. Oggi conta solo la Roma per loro, intesa come maglia, non per chi la gestisce. Anzi. Soltanto Claudio Ranieri, guardando dentro alla società, merita fiducia quasi incondizionata. Per il resto non c’è spazio, al momento, per altro. Sabato sera contro il Lecce, mentre la squadra, seppur faticando, interrompeva la striscia incredibile di sconfitte consecutive tornando al successo, il messaggio dell’Olimpico è stato chiaro: “FREEdkin As Roma please“.

Con quel “FREE” ben rimarcato in rosso a sottolineare la richiesta alla famiglia americana, piuttosto esplicita al netto del gioco di parole italo-inglese, di lasciare la proprietà del club. Del resto quanto accaduto in questi mesi ha definitivamente interrotto un rapporto che i Friedkin, dal canto loro, avevano comunque provato a ricomporre confermando prima a giugno una grande bandiera come De Rossi e poi in estate investendo quasi 120 milioni sul calciomercato. Poi però, una volta iniziata la stagione, la situazione è precipitata.

Dall’esonero di De Rossi all’arrivo di Ranieri: ora i Friedkin vogliono il rilancio

Friedkin, i tifosi continuano a contestarli ma loro vogliono rilanciare – (RomaForever.it)

La tifoseria, che già non impazziva di certo per la famiglia texana (comun minimo denominatore per molte proprietà straniere nel nostro campionato), non gli ha perdonato lo strappo-De Rossi, ancora oggi privo di una motivazione ragionevole. Men che mai la decisione subito conseguenziale di prendere al suo posto Ivan Juric, finito per diventare la persona sbagliata nel momento sbagliato. “Errare è umano, perseverare è diabolico”: e invece i Friedkin ci stavano ricascando.

Dopo aver mandato via il tecnico croato c’è stato il rischio infatti che i proprietari della Roma continuassero a seguire una linea completamente avulsa al mondo romanista, cercando profili che, specie in quel momento, avrebbero aggiunto soltanto ulteriori problemi anziché risolvere i già tanti presenti. Alla fine, fortunatamente, ha prevalso invece  il buon senso. Ranieri, in tal senso, può essere la garanzia di un futuro migliore e chissà di un rilancio anche dei Friedkin. Ma questo starà a loro.

Alla cena di Natale spunta un messaggio inequivocabile: “Never stop believing”

Un primo segnale dalla famiglia texana, c’è da dire, sembra essere arrivato. Perché se come ha sottolineato proprio Ranieri è solo in Italia che i tifosi cercano un rapporto più diretto con i Presidenti mentre all’estero non è così, non è per forza di cose che dobbiamo essere sempre noi a dover cambiare modo di pensare. O almeno non del tutto. Figuriamoci poi se può farlo un popolo così viscerale e attaccato alla storia come quello romanista.

Questo, forse, i Friedkin sembrano averlo capito. Dunque ecco arrivare improvvisamente Ryan a Trigoria e non per la solita incursione “taglia teste” mordi e fuggi ma per dare un segno di vicinanza – finalmente – a tutto l’ambiente. Squadra, allenatore e DS in primis. Non solo. Ieri, come anticipato da RomaForever, lo stesso Ryan (Dan invece non c’era, ndr) ha partecipato alla tradizionale festa natalizia della società a differenza dello scorso anno. La location? La splendida Villa Miani a Roma Nord, adornata di luci giallorosse e palloncini con una scritta che non lascia dubbi circa le intenzioni dei Friedkin con la Roma: “Never stop believing“, ovvero “mai smettere di crederci”. I tifosi sono avvisati.

Luca Mugnaioli
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Luca Mugnaioli